ANCONA - Dieci miliardi per l’alta velocità e due miliardi per l’adeguamento della linea ferroviaria esistente, da portare a casa in 10 anni. È il progetto pensato dall’ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona per la linea Adriatica, da arretrare e da connettere con le aree interne attraverso il ripristino delle tratte ora dismesse.
A settembre di due anni fa il presidente dell’ordine Alberto Romagnoli lo ha presentato nel corso di un webinar, mettendo sul piatto un progetto articolato in due direttrici: il tracciato ad alta velocità (per un massimo di 350 chilometri orari), con relativo arretramento della ferrovia, ed il collegamento con le aree interne attraverso l’adeguamento della linea Adriatica esistente e la riattivazione di linee ferroviarie ora dismesse.