Covid giù, influenza (australiana) su: il saliscendi dei virus nelle Marche

Covid giù, influenza (australiana) su: il saliscendi dei virus nelle Marche
Covid giù, influenza (australiana) su: il saliscendi dei virus nelle Marche
di Lorenzo Sconocchini
4 Minuti di Lettura
Sabato 17 Dicembre 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 15:43

ANCONA - Per una curva che continua a scendere, quella dei contagi da Sars-Cov-2, ce ne è un’altra, relativa all’influenza stagionale, ancora in fase di forte crescita. Alle porte dell’inverno, la diffusione dei virus respiratori è un saliscendi il cui saldo finale nelle Marche viaggia sopra i 38mila nuovi contagi settimanali. La maggior parte (31.645 secondo l’ultima stima Influnet) riguarda l’influenza australiana, che nell’ultima settimana esaminata dall’Istituto superiore di Sanità (5-11 dicembre) ha contagiato 22 persone ogni 1000 assistiti negli ambulatori dei 44 medici e pediatri marchigiani che fanno da sentinelle. 

Terzi in classifica


Un’incidenza settimanale sopra la soglia di diffusione “molto alta” che pone le Marche al terzo posto nazionale, dopo la provincia autonoma di Bolzano e l’Abruzzo.

Scende ancora invece, per la seconda settimana consecutiva, la curva dei contagi da Coronavirus: sono 6.701 quelli censiti nell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, anche se sfuggono a questa contabilità i risultati dei (non pochi) test fai-da-te. E l’ultimo report sul monitoraggio del Covid, aggiornato a ieri, segnala che nelle Marche si è allentata la pressione sui reparti ospedalieri. Negli ultimi sette giorni sono diminuiti sia i ricoveri in terapia intensiva (da 6 a 4) sia quelli in area medica, da 236 a 207 e al momento i livelli di saturazione per Covid dei posti letto totali nella nostra regione sono del 21% in area medica (sopra la media nazionale che è al 14,8) e dell’1,8% in terapia intensiva (media nazionale al 3,2%). 


Un trend dei ricoveri in diminuzione che è valso alla Regione Marche il passaggio da una classificazione di rischio epidemiologico alto a moderato, nell’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia Ministero della Salute-Iss. Stenta ancora a piegarsi nonostante il calo dei contagi, secondo un trend consolidato, la curva dei decessi correlati al Coronavirus: 16 nell’ultima settimana. Se il Covid è in fase discendente, il virus dell’influenza stagionale (quasi esclusivamente del ceppo H3N2) è ancora in una fase di forte espansione, come evidenzia l’ultimo rapporto Influnet diffuso ieri dall’Istituto superiore di sanità. L’incidenza settimanale di nuovi casi nelle Marche continua a salire (21,2 ogni mille assistiti) e vengono colpiti soprattutto i più piccoli, con un’incidenza di 57,3 ogni mille nella fascia 0-4 anni e di 35 nell’età 5-14 anni. Secondo le stime della rete Influnet, che proiettano sull’intera popolazione il dato dei 53mila assistiti dei 44 ambulatori medici e pediatrici “sentinella”, dall’inizio del monitoraggio sono più di 131mila i marchigiani messi al letto dall’influenza.


La raccomandazione


Meglio dunque vaccinarsi, come raccomandava ieri Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco. «C’è un alto rischio che la circolazione concomitante di virus respiratorio sinciziale, influenza e Sars-Cov2 metta sotto pressione il sistema sanitario europeo nelle prossime settimane. È estremamente importante che la popolazione vulnerabile, i più anziani, le donne incinte e i pazienti immunocompromessi vengano vaccinati contro influenza e Covid». Nelle Marche i vaccini sono largamente disponibili, sia contro Sars-Cov-2 (ma nella nostra regione solo il 20,3% della popolazione vaccinabile è protetta da quarta dose) sia contro l’influenza, come ricorda l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.

«Abbiamo a disposizione 374.000 dosi di vaccino antinfluenzale, con possibilità di incrementarle. Le 138 farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione hanno ricevuto fino ad ora oltre 5.500 dosi da somministrare su loro richiesta perché in farmacia il vaccino va prenotato. Abbiamo scorte a sufficienza e non registriamo alcun tipo di carenza». Per vaccinarsi contro l’influenza non ci sono solo le farmacie: la campagna antinfluenzale è affidata principalmente a medici e pediatri di famiglia e il vaccino può essere somministrato anche nei punti vaccinali insieme con il siero anti-Covid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA