Sempre più dirigenti donne
nelle imprese marchigiane
Il boom è nell’Anconetano

La fotografia scattata dal rapporto del 2023 presentato da Manageritalia In un anno +24%, ma c’è ancora sproporzione tra quote rosa e azzurre

L'incontro di Manager Italia a Sirolo moderato dal direttore del Corriere Adriatico (nella foto al centro)
L'incontro di Manager Italia a Sirolo moderato dal direttore del Corriere Adriatico (nella foto al centro)
di Martina Marinangeli
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Domenica 28 Maggio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:13

SIROLO - Cresce il numero di manager e dirigenti nelle Marche e il trend migliore lo fanno registrare le donne, benché con numeri assoluti ancora abbondantemente inferiori rispetto a quelli maschili. È la fotografia scattata dal Rapporto Manager 2023, presentato ieri nel corso dell’assemblea annuale di Manageritalia Marche a Sirolo. 


Il confronto moderato dal direttore Giancarlo Laurenzi


Un appuntamento che ha fatto da sfondo anche al confronto su “Pnrr e territorio: come i manager possono realizzare una progettualità sostenibile”, a cui hanno preso parte l’assessore regionale al Bilancio Goffredo Brandoni, il presidente di Manageritalia Marche Dino Elisei, Massimo Fiaschi, direttore generale Manageritalia, Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche e Sabrina Dubbini, responsabile didattica Istao. Un confronto moderato dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi.

Nella nostra regione, tra il 2020 e il 2021, si è registrato un incremento del +4,7% che porta il numero complessivo dei manager a 1.217, con una crescita significativa delle dirigenti donne di +24%. Tuttavia, nonostante il buon risultato, la sproporzione tra quote rosa e azzurre è ancora evidente: 1.031 manager uomini e 186 donne. Allargando lo zoom sulle province, nell’Anconetano si registra la crescita più alta con un +7,9% che fa raggiungere quota 533 dirigenti (443 uomini e 90 donne). S

egue Ascoli Piceno che segnare un + 4,5% come crescita assoluta tra i manager arrivati a 232 nell’ultimo anno, con una crescita del comparto femminile del 17,9%. Significativo il risulto della provincia di Pesaro e Urbino dove a una modesta crescita complessiva del 1,1% della classe dirigente giunta a 283 membri (253 uomini e 30 donne) si affianca un’impennata a due cifre della dirigenza femminile: +36,4% tra il 2020 e il 2021. Infine, la provincia di Macerata si assesta su un +1,8% complessivo pari a 169 dirigenti (149 uomini e 60 donne) in cui la dirigenza maschile cresce solo dello 0,7% mentre quella femminile sale dell’11,1%. «L’aumento dei manager con loro bagaglio di competenze può rappresentare un volano per la messa a terra dei progetti del Pnrr», osserva Elisei. 


Il patto


«Dobbiamo collaborare tutti per sfruttare al meglio questi investimenti per far crescere il territorio», gli fa eco l’assessore Brandoni, che ha aggiornato il quadro sul Pnrr nelle Marche, con investimenti per 3,6 miliardi - di cui 2,7 già attivati - e 257 gestiti direttamente dalla Regione in qualità di soggetto attuatore.

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