Commercio, alloggio e ristorazione
nelle Marche ripartono le imprese

Commercio, alloggio e ristorazione nelle Marche ripartono le imprese
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Sabato 17 Ottobre 2015, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 17:21
ANCONA - Nelle Marche ripartono le imprese e sono sempre di più quelle strutturate, le società per azioni o le società a responsabilità limitata. “Per il secondo trimestre consecutivo - annuncia il presidente regionale di Unioncamere Graziano Di Battista - le imprese in attività sono aumentate. Tra luglio e settembre sono state 1.965 quelle che si sono iscritte nei registri delle Camere di Commercio mentre in 1.490 hanno cessato l’attività, con un saldo positivo di 475 aziende e la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro”. Non è tutto oro. “Purtroppo - va nel dettaglio Di Battista - continua a subire gli effetti della crisi l’artigianato, che per il terzo trimestre consecutivo vede ridursi il numero delle imprese. Nel terzo trimestre del 2015 di fronte a 599 nuovi artigiani che si sono messi sul mercato, hanno gettato la spugna in 672, con la perdita di 73 aziende. Sono proprio i più piccoli che faticano a intercettare l’aria di ripresa che cominci a soffiare sul sistema produttivo della nostra regione. E proprio alle piccole e micro imprese delle Marche serve una politica industriale che le aiuti a rilanciare gli investimenti di processo e di prodotto per ritrovare competitività sui mercati”. Largo alle cifre. Alla fine di settembre, secondo il Centro Studi Unioncamere, le imprese sono tornate sopra quota 174 mila (174.093) mentre le imprese artigiane sono scese a 47.304, toccando il punto più basso dal 2011. “Un dato incoraggiante, per le prospettive del nostro sistema produttivo - secondo Di Battista - è dato dalla crescita sempre più consistente delle società di capitale. Si tratta di imprese strutturate e innovative guidate da giovani. Fra luglio e settembre ne sono nate 484 contro 148 cessazioni per un saldo positivo di 336 aziende che ha portato il numero di spa e srl a 37.883. Più modesta la crescita delle imprese individuali (+130) e di consorzi e cooperative (+35) mentre sono diminuite le società di persone (-26)”. A trainare la crescita delle imprese marchigiane nel terzo trimestre dell’anno, sono stati i servizi di alloggio e ristorazione (+101) e il commercio (+93), grazie a una stagione turistica molto positiva per la nostra regione. In aumento anche i servizi alla persona (+55) e alle imprese (+45), così come le attività immobiliari (+50), finanziarie (-34) e professionali (+16). Non sembra invece finire mai il momento difficile dell’edilizia che vede sparire altre 54 imprese mentre anche in agricoltura torna a ridursi il numero delle imprese. Pressoché stabile il comparto manifatturiero (-4), con il risultato migliore per l'abbigliamento (+10) e il peggior per i prodotti metalliferi (-14). Andando sul territorio, a crescere di più sono le imprese della provincia di Pesaro Urbino (+124), di Ancona (+122) e di Macerata (+112). Più modesta la crescita a Fermo (+62) e ad Ascoli (+55).
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