Per gli impianti sciistici il via slitta al 18 gennaio: «A che serve? La stagione è finita»

Per gli impianti sciistici il via slitta al 18 gennaio: «A che serve? La stagione è finita»
Per gli impianti sciistici il via slitta al 18 gennaio: «A che serve? La stagione è finita»
di Monia Orazi
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Domenica 3 Gennaio 2021, 04:50

Teoricamente si potrebbe tornare presto a sciare. Il termine del 7 gennaio è stato cancellato ieri e il nuovo via libera alle sciate sui Sibillini si sposta al 18 gennaio, grazie all’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Le stazioni sciistiche di Pintura di Bolognola e di Sassotetto di Sarnano sono pronte a ripartire. Attualmente è operativa, solo per gli atleti tesserati degli sci club, Pintura di Bolognola, che in questi giorni ospita i giovani atleti degli sci club del Cum, il comitato umbro marchigiano di sci, che si sono allenati il 30 e 31 dicembre scorso. Ieri sia a Bolognola che Sarnano è entrato in azione il gatto delle nevi che ha battuto le piste. 


Piste battute alle Saliere di Frontignano, nella giornata di ieri diverse persone hanno notato il battipista, ma per il momento gli impianti non riapriranno. I lavori di ripristino post terremoto hanno interessato solamente gli impianti di risalita delle Saliere e Pian dell’Arco. Spiega il sindaco di Sarnano Luca Piergentili: «Se ci saranno le condizioni siamo pronti a riaprire, ma per il momento la stazione sciistica rimane chiusa, i gestori hanno optato di non aprire per gli sciclub, perché ci sono due seggiovie e cinque skilift e non è semplice. Tramite Anci nazionale e stazioni sciistiche delle Dolomiti, è giunta al governo la richiesta di posticipare l’apertura al 18 gennaio. La gente per quella data è tornata al lavoro, si punterà sulle settimane bianche. Con gli attuali numeri della pandemia e i contagi in salita, ho qualche dubbio che si riesca a riaprire. Al momento non è nemmeno stato adottato un protocollo unico, le norme attuali di riferimento sono quelle del Dpcm. Il rischio di assembramenti si rileva solo durante l’attesa per lo skilift e negli chalet. Per i nostri biposto e triposto, basta far sedere una persona sola, i sedili sono distanziati di sette metri, durante la salita non c’è problema. Vedo più complicato far rispettare le distanze di un metro e mezzo durante la fila di accesso agli impianti. Gli chalet sono invece del tutto equiparati ai ristoranti. Intanto ieri è stata compattata la neve». 

Piergentili spiega come quest’anno ci sia tantissima neve: «Negli ultimi anni non c’è mai stata tanta neve come in questo periodo di festività natalizie, senza la pandemia avremmo avuto una grande stagione.

C’erano state prenotazioni da tutta Italia, anche persone che avevano prenotato per una decina di giorni. Il rispetto delle regole però viene prima di tutto, staremo a vedere, la maggior parte degli incassi si fanno sotto le festività». Anche a Bolognola i gestori di Bolognola Ski sono pronti a entrare nella piena operatività. Spiega il sindaco di Bolognola Cristina Gentili: «Qui è tutto pronto, ma chiedere di aprire gli impianti sciistici il 18 gennaio, è come dire a uno stabilimento balneare di aprire a settembre, quando la stagione è finita. Da noi i tre quarti dei guadagni arrivano tra Natale e l’Epifania. Forse, viste le circostanze, sarebbe stato più onesto dire che non ci sono le condizioni per riaprire. Sarebbe opportuno mettere governo e gestori intorno ad un tavolo e predisporre gli idonei ristori che hanno comunque sostenuto delle spese, come ad esempio quelle obbligatorie per le revisioni per riaprire le stazioni. Sino a oggi non è stato previsto nulla».

Spiega Francesco Cangiotti, gestore della stazione Bolognola Ski di Pintura: «Siamo l’unica stazione sciistica delle Marche ad aprire gli impianti per gli allenamenti di atleti e sci club, con le tre piste rosse e la sciovia di Castelmanardo. Gli sci club hanno risposto positivamente. C’è un po’ di amarezza nel guardare questa neve di ottima qualità e nel non poter aprire a tutti gli appassionati di sci, ma visto quanta neve è caduta ci siamo messi al lavoro per battere le piste e favorire la conservazione del manto nevoso. Auspichiamo che il livello di neve si conservi buono anche in vista dell’apertura della stagione. Vogliamo fare tutto in sicurezza, applicando i protocolli previsti a livello nazionale»

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