Gli impegni della Regione per la sanità: «Inrca e ospedale di Fermo, un impegno da 50 milioni»

Il cantiere del nuovo ospedale Inrca ad Ancona
Il cantiere del nuovo ospedale Inrca ad Ancona
di Maria Teresa Bianciardi
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Martedì 19 Ottobre 2021, 06:30

ANCONA - «Per completare l’Inrca e l’ospedale di Fermo stiamo stanziando qualcosa come 50 milioni di euro». L’impegno finanziario per le due strutture sanitarie è stato anticipato ieri dal presidente Acquaroli nel corso della conferenza stampa per un anno di governo: governo che ha cancellato il progetto degli ospedali unici del centrosinistra ed ha ridisegnato la mappa della nuova edilizia ospedaliera. 

 
Il piano
L’obiettivo è la realizzazione degli ospedali di Pesaro, Macerata e San Benedetto e gli interventi di riqualificazione degli ospedali di Ascoli, Cagli, Civitanova, Fano, Fossombrone, Pergola, Senigallia e Urbino. «Fondamentale sarà l’utilizzo delle risorse del Pnrr - ha sottolineato Francesco Acquaroli», che per quanto riguarda l’edilizia sanitaria prevede uno stanziamento di 48,4 milioni di euro. Invece il piano di bonifica dell’amianto nelle strutture sanitarie avrà un costo previsto di 4,6 milioni. Ma la novità arrivata dalla Regione è che la giunta ha commissionato uno studio sui fabbisogni sanitari dell’intero territorio regionale «per comprendere le reali necessità e riorganizzare la Sanità per rispondere alle esigenze dei cittadini».

Mentre procede l’ascolto di amministratori e operatori socio sanitari per la redazione del nuovo Piano socio sanitario: «Abbiamo disegnato la road map ma adesso è necessario valutare il fabbisogno - ha sottolineato il governatore delle Marche - e per questo motivo abbiamo avviato un giro nel territorio». 


I tempi
Poi si entrerà nella fase viva della redazione del Piano che avverrà non prima di sei otto mesi. «L’ultimo Piano - stigmatizza Acquaroli - è stato realizzato nell’arco di qualche settimana, ora su richiesta di tutti c’è una spinta a riscriverlo in maniera tale che sia un reale punto di riferimento sia nell’utilizzo del Pnrr sia nella riorganizzazione del personale sanitario».


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