«L'obiettivo - aggiunge l'assessore - è rafforzare il sistema della ricerca in termini di capitale umano, di eccellenze e strutture dedicate, di capacità di produrre innovazione, aumentando contemporaneamente anche l'attrattività del territorio marchigiano. Tra gli scopi principali dell'Accordo emerge la valorizzazione dei risultati della ricerca dal punto di vista industriale e commerciale, l'avviamento di attività di sostegno vicine agli utilizzatori finali e al mercato del restauro e del turismo, la maggiore competitività delle imprese marchigiane verso nuovi mercati e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della cultura». L'attività prevede di creare un'infrastruttura regionale per l'Heritage Science di riferimento alla quale gli scienziati, le articolazioni del Ministero e le industrie culturali e creative possano rivolgersi per risolvere particolari problemi. Mira inoltre a potenziare i filoni di ricerca peculiari del territorio marchigiano come il restauro della carta, del legno, del patrimonio storico e architettonico, oltre a innovare l'imprenditoria creativa e culturale favorendo il trasferimento tecnologico dei prodotti della ricerca e del know-how. Per la collaborazione tra Università marchigiane, gruppi di ricerca del Cnr e Ministero è previsto il supporto di un centro multidisciplinare integrato regionale che coordinerà i laboratori di ricerca e potrà essere dotato di un ufficio di progettazione europea per i settori Humanities (digitali e strumentali) e Creative and Cultural Industry. L'accordo si articola in Convenzioni Operative per specifici programmi.
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