Congedo mestruale per le studentesse, proposta del Pd in Regione per cambiare i regolamenti scolastici

Congedo mestruale per le studentesse, proposta del Pd in Regione per cambiare i regolamenti scolastici (Nella foto: Manuela Bora e Maurizio Mangialardi, Pd)
Congedo mestruale per le studentesse, proposta del Pd in Regione per cambiare i regolamenti scolastici (Nella foto: Manuela Bora e Maurizio Mangialardi, Pd)
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 07:51

ANCONA – Cresce sempre più in Italia il numero delle scuole secondarie di secondo grado che scelgono di cambiare i propri regolamenti introducendo il congedo mestruale. Si tratta di una piccola modifica che consente alle studentesse affette da patologie legate al ciclo mestruale di ottenere una deroga di massimo 2 giorni al mese dal numero di assenze dal monte orario annuale, al fine di non pregiudicare la loro scrutinabilità.

Nelle Marche il gruppo assembleare del Partito Democratico ha presentato in consiglio regionale una mozione che impegna la giunta Acquaroli ad attivarsi nei confronti del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché solleciti formalmente i dirigenti delle scuole marchigiane l’inserimento in tempi brevi del congedo mestruale nei rispettivi Regolamenti d’istituto.

Congedo mestruale, proposta del Pd  da applicare nelle scuole



«Molte studentesse ma anche tanti studenti maschi – affermano il capogruppo Maurizio Mangialardi e la consigliera Manuela Bora – ci hanno posto questo tema che, a loro parere, permetterebbe di vivere in maniera positiva l’ambiente scolastico e aiuterebbe ad abbattere i tabù ancora presenti riguardo il tema delle mestruazioni. Al di là della totale condivisione di queste riflessioni, abbiamo particolarmente apprezzato il grande senso di solidarietà che ha unito ragazze e ragazzi nell’avanzare la proposta, a dimostrazione che mentre il mondo degli adulti continua a essere inquinato da sciocchi stereotipi, le giovani generazioni riconoscono la parità di genere come il presupposto di una società equa e libera. Una presa di coscienza che si dimostra anche con iniziative dal basso come questa, capaci di produrre piccoli grandi cambiamenti».

La proposta dei dem si articola in due punti. Il primo prevede il riconoscimento alle studentesse affette da dismenorrea, vulvodinia o endometriosi certificata la possibilità di produrre un solo certificato medico, presentabile all'inizio dell'anno, al fine di garantire loro fino a 2 giorni al mese in deroga al vincolo di frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale. Il secondo, invece, intende garantire alle studentesse che soffrono di dolori acuti durante le mestruazioni la possibilità di produrre un certificato medico ogni qualvolta questi non permettano loro di essere presenti a scuola, ovviamente sempre in deroga al vincolo del monte orario annuale.

«Già oggi – spiegano i dem – questa modifica potrebbe essere introdotta autonomamente da ciascuna scuola.

Tuttavia, vorremmo evitare che il congedo mestruale sia adottato a macchia di leopardo. Per questo la mozione che abbiamo depositato chiede alla giunta di impegnarsi, attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale, per far sì che l’applicazione di questa misura di civiltà sia il più omogenea possibile nei nostri territori».

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