ANCONA - A pochi giorni dalla nomina, il parterre di candidati si fa affollato. Il ruolo di Garante dei diritti fa gola a molti ed i partiti di maggioranza stanno da mesi discutendo – per usare un eufemismo – per decidere chi metterà la propria bandierina sulla poltrona.
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Il borsino di palazzo da Fratelli d’Italia in pole position – con Forza Italia che dovrà accontentarsi del Parco del Conero – e negli ultimi giorni si sarebbe trovata una convergenza di massima sul nome di Francesco Cavalieri, avvocato ed ex vicesindaco di Fano, candidato alle Regionali di settembre in quota FdI.
I giochi da fare
Ma i giochi non sono ancora del tutto fatti ed una candidatura depositata lunedì mattina, alla scadenza dei termini, potrebbe sparigliare le carte dato il suo peso. È quella di Filomena Ruta, magistrato della Corte d’appello di Ancona nella sezione Minori e famiglia. Di Osimo, andrebbe in pensione a maggio ed il passaggio al ruolo di Garante segnerebbe una sorta di continuità nel settore di competenza. Ma la rosa è ben nutrita ed i vari curricula verranno esaminati la prossima settimana – forse già lunedì – dalla commissione Affari istituzionali, insieme a quelli che arriveranno sui tavoli dei consiglieri per le altre posizioni in scadenza.
I tempi sono stretti
I tempi sono stretti perché, dopo la proroga concessa con una modifica normativa ad hoc lo scorso 29 dicembre, il pacchetto di nomine dovrà approdare nell’aula del Consiglio regionale entro il 19 febbraio, deadline oltre la quale la decisione passerebbe nelle mani del presidente dell’Assemblea legislativa Dino Latini.
In caduta libera
I pronostici danno in caduta libera anche la candidatura del legale Giovanni Lanciotti, che alle Regionali ha corso sotto la bandiera di Forza Italia. Nel gioco di pesi e contrappesi all’interno della maggioranza, infatti, gli azzurri sembra proprio che dovranno cedere la nomina agli alleati di FdI: come contropartita, il forzista Daniele Silvetti sarebbe in pole position per la guida del Parco del Conero, appoggiato dal sindaco di Numana Gianluigi Tombolini.
Il Garante ci riprova
Della partita anche il Garante uscente Andrea Nobili, che però non ha chance di essere riconfermato perché considerato “troppo di sinistra” da una maggioranza di governo di tutt’altro colore. Continua intanto a ricoprire il ruolo in regime di proroga dopo la riapertura dei termini di presentazione delle domande sancita con la modifica alla legge regionale sulle Norme per le nomine e designazione di spettanza della Regione, approvata nella seduta del 29 dicembre.
Finestra chiusa a novembre
La finestra per le candidature si era già chiusa a novembre e si erano presentati in 70. In 50 delle domande inoltrate, però, erano stati riscontrati errori e, di qui, la decisione di concedere 15 giorni in più e far slittare così anche la deadline della nomina (cosa che ha generato non pochi mal di pancia), prevista entro il 19 gennaio. Tra gli altri ruoli da decidere a stretto giro di posta, quelli delle 21 donne che andranno a comporre la Commissione Pari Opportunità ed i cinque rappresentanti dell’Amat.
La competenza del consiglio
Tutte nomine spettanti al Consiglio regionale ed in scadenza con la fine della legislatura, così come altre minori quali il comitato tecnico dei dialetti marchigiani (10 membri) e l’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale (4 esperti). Più avanti toccherà ai quattro componenti (tra cui presidente e vice) nel direttivo dell’Erdis ed al direttivo dell’Erap Marche.
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