Gabriele Miccini: «Sono per i vaccini subito pure ricorrendo ai privati. Se serve, io scendo in pista»

Gabriele Miccini, patron e ad della Giessegi Spa, Appignano
Gabriele Miccini, patron e ad della Giessegi Spa, Appignano
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Venerdì 5 Febbraio 2021, 10:48

Gabriele Miccini, patron e Ad della Giessegi Spa, Appignano (Mc)

Cosa pensa del governo Conte appena dimesso: è soddisfatto o deluso. Poteva fare meglio (o peggio)? 

«Per fortuna se n’è andato, non avrebbe potuto fare peggio. Con il suo atteggiamento sfrontato non ha combinato nulla di buono, seminando ansia. Prendiamo anche l’esempio del mio settore, quello del mobile arredamento. Poteva non essere danneggiato. Dalla produzione alla vendita non è un settore dove ci si assembra».

 Draghi è la soluzione migliore? O sarebbe stato meglio andare a votare e farla finita?

«Sarebbe stato meglio votare se fosse uscito un governo stabile che poi avrebbe affidato a Draghi il Ministero dell’economia. Perché nella politica non vedo figure migliori di Draghi. Allora, visto che da questo sistema elettorale attuale difficilmente uscirà un governo stabile, meglio Draghi adesso piuttosto che perdere tempo. Sperando che non sia un Monti-bis». 

Quali sono le prime 5 cose che chiederebbe di fare a Draghi per il Paese? Quali le riforme più urgenti?

«Draghi dovrebbe pensare a sviluppare l’economia anche attraverso una riforma fiscale in grado di favorire gli investimenti.

Togliere l’Irap e la ritassazione degli utili. Liberalizzare i contanti per facilitare i consumi. Poche regole, chiare e uniformi per tutta Italia nel settore dell’edilizia. Poi la riforma della giustizia, anche in questo caso agevolerebbe gli investimenti».

Fosse il governatore delle Marche cosa chiederebbe a Draghi per la nostra Regione? Quali secondo lei 
le priorità?

«Vaccini subito. Anche ricorrendo ai privati sia per l’acquisto che per la somministrazione. Io sono pronto e disposto a tirare fuori i soldi. Bisogna mettere ordine nel mondo dell’edilizia e poi accelerare la ricostruzione post terremoto. Speriamo nel cambio di passo annunciato da Acquaroli».

Ritiene che la preparazione economica di Draghi agevolerà il rilancio delle imprese italiane?

 «Credo di sì. Me lo auguro. Credo che Draghi avrà anche l’appoggio dell’Europa che dovrà pagare il nostro debito pubblico». 

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