ANCONA - «Presenze al 100% nei cinema e teatri? Credo che con le giuste misure di sicurezza sia possibile arrivare a una percentuale importante. Poi si deve sempre esprimere il Cts e comunque chi ha un ruolo per poterlo determinare». Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli riflette sulla situazione Covid nella regione in attesa che il Comitato tecnico scientifico decida sull’aumento delle capienze nelle strutture sportive e ricreative.
«La fase che viviamo è ancora piena di incertezze, molti settori aspettano di riprendere la loro attività anche con qualche certezza in più». E così, in queste ore, sperano cinema, musica e sport: il Comitato tecnico scientifico si è riunito ieri per valutare la situazione e probabilmente si incontrerà ancora domani.
Ma nel frattempo anche i locali da ballo hanno accelerato il pressing. Il ministero dello Sviluppo economico, su indicazione del ministro Giancarlo Giorgetti, ha chiesto un parere sull’ipotesi riapertura delle discoteche: l’auspicio è che il Cts si esprima sulla possibilità di superare l’attuale regime di assoluta sospensione delle attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, prevedendone l’apertura subordinata al rispetto di misure di prevenzione, fra cui l’accesso esclusivamente con Green pass, l’individuazione di limiti di capienza massimi come quelli per gli altri spettacoli dal vivo e il rispetto di protocolli. Il governatore Acquaroli mantiene la rotta sulle motivazioni che dovranno portare il governo a rivedere le attuali misure anti Covid: «Si guarda a mettere in condizioni tutti i settori, ad aperture che siano in grado di garantire un rilancio economico e occupazionale con impatto dunque basso sull’economia e la socialità».
Il presidente della Regione si riferisce anche alla task force attuata con 84 specialisti in tutte le Marche che affiancano medici di famiglia ed Usca nella gestione e nella cura del paziente Covid a domicilio: un piano che serve soprattutto ad evitare il congestionamento delle strutture ospedaliere intervenendo comunque tempestivamente avvalendosi di figure specialistiche. E sempre sulle capienze il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha proposto per gli spettacoli dal vivo e in sala di prevedere il 100% di spettatori con mascherine e Green pass. La maggioranza dei membri del Cts sarebbe favorevole all’ipotesi avanzata dal ministro: tutti in sala nei luoghi più piccoli, quelli fino a 2 mila posti; 75% massimo di spettatori rispetto alla capienza totale nelle arene più grandi. Per gli eventi sportivi gli esperti di Roma l Cts dovrebbero dare il via libera al 75% all’aperto e al 50% al chiuso, ovviamente sempre con il Green pass obbligatorio.
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