Fornitura extra del vaccino Pfizer: entro domani un carico con in dote 11mila dosi

Fornitura extra del vaccino Pfizer: entro domani un carico con in dote 11mila dosi
Fornitura extra del vaccino Pfizer: entro domani un carico con in dote 11mila dosi
di Martina Marinangeli
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Domenica 7 Marzo 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 19:38

ANCONA  - Una fornitura extra di Pfizer per riuscire a coprire le prenotazioni della campagna vaccinale. Il carico è atteso tra oggi e domani e porterà in dote 11mila dosi. A differenza di Moderna e AstraZeneca, il farmaco della casa farmaceutica statunitense non fa scalo a Pratica di Mare per lo smistamento, ma arriva direttamente in volo dalla Germania con Dhl. Da prassi, la fornitura arriva il martedì, ma questa volta è stata chiesta una consegna aggiuntiva per poter andare avanti con le somministrazioni. 

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Forniture permettendo, Palazzo Raffaello sta provando a mettere il turbo a una campagna vaccinale finora sottotono. Con un post su Facebook, ieri il governatore Francesco Acquaroli ha fatto sapere che, nella seduta di giunta di domani, «verrà discussa la proposta di protocollo per estendere i canali di somministrazione dei vaccini coinvolgendo il mondo delle imprese, le categorie economiche e produttive e le sigle sindacali delle Marche». Un accordo che farebbe il paio con quello siglato venerdì con i medici di medicina generale per rendere sempre più “diffusa” la vaccinazione. 

«Ritengo che anche questo tipo di sinergia potrà rappresentare un elemento di forza per la lotta al Covid-19 - prosegue il presidente. - Dopo il via libera in giunta, verrà subito sottoposto alla concertazione con le forze economiche e sociali e con la Camera di Commercio.

L’adesione a questa iniziativa da parte di imprese e categorie sarà su base volontaria e avverrà rispettando precise linee guida indicate dal servizio sanitario regionale, sempre in considerazione della disponibilità dei vaccini garantita dallo Stato». E restando nel perimetro delle priorità delle categorie di soggetti da vaccinare indicati dal ministero della Salute. Le vaccinazioni sarebbero somministrate, direttamente nelle sedi delle imprese aderenti, dai medici aziendali e si coprirebbe così la profilassi per dipendenti e associazioni.

Un confronto preliminare è già stato avviato con le categorie economiche, le forze sindacali e la Camera di Commercio: lo scopo è definire uno specifico protocollo d’intesa, che offra questa opportunità di auto-organizzazione nelle vaccinazioni anche nelle sedi delle imprese e delle associazioni economiche e sociali che manifesteranno tale volontà. 

A ieri, il pallottoliere marchigiano delle vaccinazioni segnalava 128.640 dosi somministrate su 156.920 consegnate, pari all’82%: 56.628 di queste sono andate al personale sanitario (tra prima e seconda dose), 21.355 al personale non sanitario (tra prima e seconda dose), 8.387 agli ospiti delle Rsa (tra prima e seconda dose). Per quanto concerne il target degli over 80, le vaccinazioni si assestano sulle 36.575 unità, mentre all’interno del personale scolastico hanno ricevuto la profilassi in 3.222.

Chiudono l’elenco le Forze armate con 2.473 dosi somministrate. A queste ultime due categorie viene inoculato l’AstraZeneca, mentre alle precedenti Pfizer o Moderna. Potrebbe spuntare dal cilindro, però, anche un quarto farmaco: lo Sputnik, prodotto dalla Russia. L’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) ha avviato una revisione continua del vaccino, per valutare la sua rispondenza agli standard richiesti. A San Marino viene già utilizzato e la Repubblica avrebbe chiesto a Marche Nord di diventare una sorta di “quartier generale” per la somministrazione ai lavoratori transfrontalieri che arrivano dalle Marche. Ma finché l’Ema non approverà il farmaco, l’ipotesi si ferma alla teoria.

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