La fiammata di Pasqua: prezzi di frutta e verdura raddoppiati all’ingrosso

La fiammata di Pasqua: prezzi di frutta e verdura raddoppiati all’ingrosso
La fiammata di Pasqua: prezzi di frutta e verdura raddoppiati all’ingrosso
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Venerdì 17 Aprile 2020, 09:15

ANCONA  - Dal campo al banco di vendita. Per frutta e verdura la crescita dei prezzi all’ingrosso e poi al dettaglio è all’ordine del giorno. L’allarme lo ha lanciato Coldiretti nazionale («a marzo l’aumento dei prezzi per i consumatori sale 40 volte quello dell’inflazione») che torna anche sulla nuova emergenza, quella della mancanza di manodopera straniera a sostegno delle raccolte agricole di queste settimane. Ma la fiammata vera e propria dei prezzi c’è stata prima di Pasqua. Per molti è stata fisiologica vista le richieste, in tempi di chiusura totale forse non giustificata. 

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Partendo dai dati Istat di marzo, Coldiretti denuncia aumenti, a base nazionale, del 3,7% sulla frutta con punte del 4% per le mele e del 4,1% per le patate, a fronte del dato medio sull’inflazione in discesa allo 0,1%. Quasi quattro aziende ortofrutticole su dieci (38%) sono in difficoltà, rileva l’analisi Coldiretti/Ixè, anche per il cambiamento delle modalità di acquisto degli italiani, con aumenti mensili che vanno dal 14% per la frutta al 24% per gli ortaggi nei supermercati. La situazione è poi drammatica per molti agricoltori con i raccolti, già impoveriti dall’alternarsi di gelo e siccità per un andamento climatico del tutto anomalo, al quale si aggiungono gli effetti della mancanza di almeno 200mila lavoratori stagionali che mette a rischio le forniture alimentari degli italiani. Con l’avanzare della stagione, ricorda la Coldiretti, c’è più di un quarto del made in Italy a tavola raccolto dagli stranieri che arrivano ogni anno dall’estero, fornendo il 27% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.

Marzo a parte, secondo Coldiretti Marche nella nostra regione i prezzi hanno registrato un’impennata nella settimana precedente a Pasqua e Pasquetta ma già in questi i giorni sono tornati a scendere. Il cavolfiore che a marzo si vendeva all’ingrosso a 1,20 euro al kg nella settimana precedente la doppia festa è salito a 2 euro mentre già mercoledì viaggiava intorno a 1,50 euro. Stessa musica per le fragole: a marzo si attestavano sui 3 euro al kg, la scorsa settimana hanno toccato quota 5,50 euro per tornare a 4 euro al kg e in prospettiva con un’ulteriore discesa visto che andiamo verso il periodo clou della raccolta. Raddoppiato il prezzo dei carciofi: a marzo nelle Marche un pezzo costava 0,45 euro, per imbandire la tavola pasquale ci sono voluti 0,85 euro mentre già in questi giorni la quota è scesa a 0,50, praticamente come prima della fiammata pasquale.

«Le aziende agricole e i consumatori sono alle prese con un mercato sconvolto da vari fattori - spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - Tutte le difficoltà legate alla chiusura di mense e ristoranti a causa dell’emergenza sanitaria sono arrivate al termine di un inverno dal clima anomalo, caldo e siccitoso, interrotto bruscamente dall’abbassamento delle temperature tra febbraio e marzo. In questo momento di difficoltà per aiutare il made in Italy ed evitare speculazioni è importante accorciare la filiera. Per questo il consiglio della Coldiretti - conclude la Gardoni - è quello di comperare direttamente dagli agricoltori della rete di Campagna Amica che in tutte le province marchigiane hanno organizzato un servizio gratuito di consegne a domicilio».

Infine è in arrivo Jobincountry la banca dati autorizzata dal ministero del Lavoro delle aziende agricole che assumono. Ad averla messa a punto è sempre la Coldiretti per consentire lo svolgimento regolare delle prossime campagne di raccolta in agricoltura, rispondendo all’attuale mancanza di manodopera nei campi. Si tratta della piattaforma di intermediazione che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro prima on line e poi sul campo. L’iniziativa è estesa a tutta la penisola.

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