Pd tra riflessioni e strategie: il collegio di Pesaro ceduto agli alleati

Pd tra riflessioni e strategie: il collegio di Pesaro ceduto agli alleati
Pd tra riflessioni e strategie: il collegio di Pesaro ceduto agli alleati
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Venerdì 12 Agosto 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 15:25

ANCONA - La lunga giornata della coalizione di centrosinistra. Le segreterie nazionali di Pd, Verdi, Sinistra Italiana ed Impegno civico di Di Maio hanno inanellato un incontro dopo l’altro per definire la distribuzione dei collegi uninominali in vista delle elezioni Politiche del 25 settembre. Una partita giocata a livello nazionale ma con ricadute anche nelle Marche.

Le trattative dovrebbero arrivare oggi ad un punto più definito, ma nelle ipotesi circolate ieri, il collegio che il Pd starebbe pensando di cedere agli alleati sarebbe quello uninominale di Pesaro alla Camera.

Potendo scegliere, i dem avrebbero preferito sbarazzarsi di uno di quelli nel sud della regione, dati ormai praticamente per persi. Ma un buon compromesso tra i desiderata della coalizione e gli obiettivi che i democrat si sono ripromessi di centrare sarebbe proprio il crocevia pesarese. I Verdi avevano infatti avanzato la richiesta di avere in dote il collegio uninominale Marche nord al Senato. La stessa casella che cinque anni fa era stata riempita dal leader nazionale Angelo Bonelli. 


Il nodo Ancona
Tuttavia, questa volta, la strada non sembrerebbe ugualmente percorribile. Il collegio Marche nord abbraccia infatti sia la provincia di Pesaro che quella di Ancona, ed in questo secondo caso si porrebbe un problema. Nel capoluogo dorico i Verdi sono entrati in rotta di collisione con la sindaca Valeria Manicnelli sulla questione dell’area marina protetta, che i primi vorrebbero veder realizzata, mentre la seconda non la vede come un’opzione. Un rapporto talmente deteriorato che il partito del sole che ride non sarà nella coalizione di centrosinistra nelle elezioni amministrative ad Ancona nel 2023. Difficile dunque piazzare un candidato dei Verdi in una provincia dove il sindaco del capoluogo non apprezzerebbe la scelta. Più facile la via di Pesaro, dove il candidato in pectore Andrea Biancani potrebbe anche decidere di fare un passo indietro. E la figura scelta in quota Verdi-Si potrebbe comunque contare sull’appoggio del primo cittadino di Pesaro Matteo Ricci.

Se alla fine fosse davvero questo l’esito delle trattative in casa centrosinistra, la cosa non potrebbe che far piacere al nome del centrodestra che è ormai quasi sicuro vada a riempire quella casella, ovvero il vicepresidente della giunta regionale Mirco Carloni (Lega). Contro Biancani sarebbe stata una sfida all’ultimo voto, dato il notevole bagaglio di preferenze che entrambi portano in dote. E considerando che, almeno stando ai sondaggi, il centrodestra è per il momento avanti in quel collegio, Biancani sembrava il jolly giusto da giocare per rimanere in partita. Ma nel tetris dei collegi che si gioca in coalizione, qualcosa si deve pur cedere. In ogni caso, il Pd tenterà fino all’ultimo di convincere gli alleati ad accontentarsi di un collegio del sud.


Gli altri
C’è per esempio chi, come Articolo 1, in barba ai sondaggi, ha chiesto di poter avere per sé il collegio di Macerata, dato per blindato per il centrodestra. L’altro desiderio espresso sarebbe un posto in uno dei due listini - Camera o Senato - per il coordinatore regionale del partito Massimo Montesi. E bisognerà anche vedere se Di Maio e Bonino (+Europa) accamperanno pretese nelle Marche. Oggi si tireranno le fila e si farà la tara di quanto messo sul tavolo dai vari gruppi, cercando di trovare la quadra che accontenti tutti. O che almeno scontenti il meno possibile i vari attori di una coalizione indebolita dall’addio di Azione.

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