Toto giunta: parte il valzer per i sei posti da assessore. E tutti vogliono la sanità

Toto giunta: parte il valzer per i sei posti da assessore. E tutti vogliono la sanità
Toto giunta: parte il valzer per i sei posti da assessore. E tutti vogliono la sanità
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 24 Settembre 2020, 08:59

ANCONA - Gira che ti rigira, nelle Marche tutto ruota attorno al futuro della sanità regionale. Quella che al momento non è nè carne nè pesce, con gli ospedali unici rimasti nel limbo, le strutture di comunità smantellate senza avergli restituito una vera e propria identità a vantaggio dei marchigiani che vivono distanti dai poli ospedalieri maggiori e una rivoluzione generale il cui fine, al termine della legislatura, resta ancora da chiarire.

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Gira che ti rigira, su sei deleghe da assegnare - lavoro, istruzione, attività produttive, turismo, agricoltura - la questione sanitaria tiene banco. E pure il nome del futuro assessore.
 
I SICURI
Carloni: «Silenzio per scaramanzia, sono a disposizione della Lega e penso solo al cambiamento»
Il fanese Mirco Carloni è il primo tra gli eletti nella Lega con 6.827 voti: un successo che lo ha fatto subito entrare di diritto nella rosa dei prossimi assessori regionali. Attorno a lui ruotano diverse deleghe, compresa quella della Sanità. Ma anche le Attività produttive che potrebbero essere un suo cavallo di battaglia importante, visto che proprio Carloni nella precedente legislatura ha realizzato numerosi dossier sull’economia marchigiana e l’impatto sul territorio. Insomma un rebus, che il leghista non ha intenzione di svelare: «Per scaramanzia preferisco non parlare, anche perché questa è una partita che non giochiamo noi consiglieri. Cosa mi piacerebbe? Diciamo che sono a disposizione della coalizione e del presidente Acquaroli per realizzare il cambiamento che la Regione Marche attende da troppo tempo». Niente, non si sbilancia. Per lui l’effetto sorpresa sarà doppio.
Ciccioli: «Medico da oltre 35 anni. Dico la verità: la cultura non mi dispiacerebbe»
Carlo Ciccioli torna in Regione, ma stavolta lo psichiatra di Ancona che - mattone dopo mattone - ha dato un senso a Fratelli d’Italia nelle Marche, è dall’altra parte della barricata, quella dove siede la maggioranza. E per lui c’è un posto prenotato nella futura giunta Acquaroli. Facile ipotizzare dove e il curriculum c’è tutto. «Da 35 anni lavoro nella sanità regionale, da deputato sono stato vice presidente della commissione che si occupa proprio del settore sanitario. Le competenze ci sono, ma se devo dirla tutta anche la Cultura non mi dispiacerebbe». Un’alternativa che potrebbe tirare fuori dall’imbarazzo il governatore e allo stesso tempo infondere il giusto entusiasmo a Ciccioli: «Le Marche hanno un patrimonio culturale inestimabile che deve essere valorizzato. Una sfida che mi appassiona».

I PAPABILI
Saltamartini: «Lavoro e ricostruzione sono i temi da affrontare. Nodo sanitario? Vediamo»
Consigliere regionale da tre giorni, ma con un’esperienza politica importante (senatore e sindaco per due mandati a Cingoli), Filippo Saltamartini con 3.817 voti è il secondo eletto in regione in quota Lega e tra i papabili assessori nella giunta Acquaroli. Dove? Sanità, lavoro? «È presto per parlarne, ma al centro di tutto c’è il lavoro e la ricostruzione, oltre il capitolo sanità dove è importante aprire un tavolo con gli operatori e ascoltare i territori». In testa Saltamartini ha la riqualificazione degli istituti professionali delle Marche: «Dovrebbero essere dotati dei macchinari che poi serviranno ai ragazzi per entrare nel mondo del lavoro già preparati». Idee chiare anche sul capitolo sanitario: «Bisogna interrompere la mobilità passiva con strutture qualificate e competitive. Siamo all’avanguardia della manifattura, dobbiamo esserlo nella sanità». 
Baldelli: «Intanto si deve fermare l’ospedale unico a Pesaro Io nella giunta? È presto»
Per Francesco Baldelli, 4.991 voti a Fratelli d’Italia dalla circoscrizione Pesaro Urbino, inizia una sfida importante: trasferire in consiglio regionale tutte le battaglie che ha portato avanti nel suo territorio, dalla base di Pergola.

E chissà, magari potrà farlo direttamente dalla giunta. Il suo nome infatti è tra i papabili nella rosa a disposizione del governatore Acquaroli: «Non so se sarò uno dei consiglieri chiamati a far parte dell’esecutivo, in ogni caso per me inizia il lavoro più importante che premia la coerenza e la passione per il territorio e per le battaglie diritti dei cittadini». L’elenco è completo: «La riscrittura del Piano socio-sanitario, infrastrutture, il turismo, l’agricoltura, il lavoro e le attività produttive, settori mai valorizzati. Ma la cosa che chiedo ai dirigenti della Regione è quella di bloccare il project financing dell’ ospedale unico a Pesaro che distruggere la sanità e vincola le giunte regionali per 30 anni».

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