Ceriscioli-Ricci: Ridolfi riaccende il braccio di ferro

Luca Ceriscioli e Matteo Ricci
Luca Ceriscioli e Matteo Ricci
di Luigi Benelli
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Giovedì 25 Giugno 2020, 04:55

Regionali, i candidati del centrosinistra tra equilibri, correnti e attriti. Non sarà facile arrivare alla composizione dei listini (per la circoscrizione di Pesaro sono di 7 seggi) e sono già in corso le manovre all’interno dei singoli partiti della coalizione che sosterrà Maurizio Mangialardi come candidato governatore. Il Pd pesarese ad esempio avrà una sfida interna tra il già noto e navigato Andrea Biancani (consigliere regionale) e l’infermiere Stefano Ridolfi. La squadra dem che correrà per un posto in Consiglio a palazzo Raffaello è praticamente fatta. I consiglieri regionali uscenti Andrea Biancani (presidente commissione regionale ambiente) e Renato Claudio Minardi (vice presidente del consiglio regionale), calamite di preferenze 5 anni fa e poi onnipresenti sui territori di competenza, sono già in pista. 

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Tra i nomi in lista anche l’ex presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Daniele Tagliolini. Sarà l’espressione dell’entroterra pesarese ed pronto a tornare in pista dopo essere stato fermo un giro finita la presidenza in via Gramsci a Pesaro. A questi nomi si sommerà l’ex sindaca di San Costanzo, Margherita Pedinelli, volto noto per la zona. Poi c’è una partita tutta interna al partito perché gli attriti tra il presidente uscente Luca Ceriscioli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, si ripropongono anche nelle candidature.

Il Pd a Pesaro ha sempre avuto il quartier generale a Villa Fastiggi, con Giorgio Baldantoni in cabina di regia. Un fedelissimo del Governatore. Così l’unica reale espressione del duo Baldantoni-Ceriscioli, è Stefano Ridolfi, 56 anni, coordinatore degli infermieri del Pronto Soccorso di Pesaro. Ridolfi è tesserato Pd e lavoratore del mondo ospedaliero. È vicino anche a diverse associazioni e, particolare di non poco conto, è sostenuto dal sindacato Cgil. Ridolfi rappresenterebbe, anche una sostanziosa mano tesa al fronte sanitario dopo 5 anni di battaglie e polemiche (con contrasti feroci, in primis tra Regione e gli stessi sindacati) che l’emergenza Covid ha messo ulteriormente a nudo. Un’espressione dell’importanza dei sanitari in prima linea. Lavora al Marche Nord da 23 anni. Si era battuto per aver più sicurezza tra le mura dell’ospedale dopo che nel 2017 si verificò una aggressione a colpi di katana nel triage del San Salvatore. Nel 2018 fu tra i sostenitori della creazione della sala d’attesa pediatrica, in collaborazione con l’associazione di clownterapia T’Immagini Onlus. Dunque a Pesaro il duello sarà tra Biancani e Ridolfi, due espressioni opposte del partito e dei giochi interni di correnti. La parola definitiva sulla lista la dirà comunque la segretaria provinciale Monica Scaramucci. È chiaro che l’elenco è sbilanciato verso la corrente del sindaco Ricci (quindi di sponda regionale alla Mancinelli). Una situazione che potrebbe trovare un suo equilibrio con i nomi della lista anconetana. Mancherebbero due nomi, in particolare due donne per avere un equilibrio rispetto alle quote rosa.

Per Italia Viva il candidato forte è Federico Talè, già consigliere Regionale.

Altri nomi sono ancora da individuare. Non è ancora chiaro se ci sarà una lista Uniti per Marche o se Socialisti e Verdi si presenteranno da sole o nella lista del Presidente. Ma i nomi certi sono Boris Rapa per i socialisti e Gianluca Carrabs per i Verdi. Articolo 1 sta ancora ragionando, ma pare che l’ex deputata Lara Ricciatti abbia declinato.

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