Regionali con il ballottaggio: l'iter corre ma Mangialardi frena: «Non è il momento»

Regionali con il ballottaggio: l'iter corre ma Mangialardi frena: «Non è il momento»
Regionali con il ballottaggio: l'iter corre ma Mangialardi frena: «Non è il momento»
di Andrea Taffi
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Domenica 14 Giugno 2020, 07:05

ANCONA - «Sono stato sempre favorevole al doppio turno, perché, come avviene a livello comunale, lo giudico un sistema capace non solo di formare maggioranze solide e più rispondenti alla volontà popolare, ma anche di individuare chiaramente la responsabilità del governo. La proposta di Uniti per le Marche è dunque giusta e intelligente. Oggi però non ci sono le condizioni per apportare queste modifiche sostanziali. Non è una questione legata solamente alla campagna elettorale ovviamente». 

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Se l’iter della modifica alla legge elettorale va veloce (è già scadenzato in I commissione per martedì prossimo), Maurizio Mangialardi - candidato del centrosinistra alle Regionali - prova ad andare ancora più veloce e non vuole tra i piedi il fantasma di una modifica che sembra fatta ad hoc per il centrosinistra in tempo di prorogatio. Da qui la presa di posizione di ieri.
 
Il messaggio all’unità era già arrivato forte nei giorni scorsi: domenica scorsa dal segretario regionale Giovanni Gostoli, poi dallo stesso Mangialardi nell’intervista al Corriere Adriatico. Intanto il Pd apre la consultazioni di circoli Pd per la selezione delle candidate e i candidati al Consiglio regionale delle Marche. L’assemblea regionale del Partito Democratico delle Marche, riunita in via telematica, ha approvato la proposta della segreteria regionale e delle federazioni provinciali di regolamento. Pertanto: consultazioni nei circoli o più circoli insieme per aree omogenee entro il 30 giugno. Assemblee provinciali entro il 4 luglio e l’assemblea regionale che sarà il via libera alle liste di candidate e candidati Pd è fissata per il 7 luglio. Il segretario regionale dem Gostoli e la presidente dell’Assemblea regionale Pd Silvana Amati nei giorni scorsi hanno scritto ai componenti dell’organismo dirigente. Sarà compito delle Assemblee provinciali, terminate le consultazioni e su proposta del segretario provinciale, indicare una proposta di nominati per la lista del Pd nel proprio collegio elettorale. L’assemblea regionale Dem, infine, «è l’organismo deputato a votare e dare via libera a tutte alle liste», hanno precisato Gostoli e Amati.

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