Ceriscioli vince, poi c'è Maggi
Exploit di Acquaroli, Spacca crolla

Ceriscioli vince, poi c'è Maggi Exploit di Acquaroli, Spacca crolla
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Lunedì 1 Giugno 2015, 01:41 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:50

ANCONA - Luca Ceriscioli è il nuovo presidente della Regione Marche.

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Ceriscioli ha ottenuto 251.050 voti pari al 41,07%. Seguono Gianni Maggi (133.178 voti pari al 21,78); Francesco Acquaroli (116.047 pari al 18,98); Gian Mario Spacca (86.848 pari al 14,21) e Edoardo Mentrasti (24.213 pari al 3,96%).

"Le Marche - ha detto Luca Ceriscioli ai microfoni del Tg2 - hanno un presidente, una maggioranza, un progetto di governo.

Proprio per la chiarezza del programma che abbiamo illustrato in tutta la regione - ha aggiunto - sulle cose da fare l'apertura è massima: chi vuole contribuire ben venga. I 5 Stelle - ha detto ancora Ceriscioli - hanno sempre detto che vogliono confrontarsi sui contenuti: lo vedremo. Per la prima volta - ha concluso - un ex sindaco al vertice della Regione Marche: voglio portare la concretezza che è tipica di quel mestiere".

“Non resta - ha commentato dal canto suo Gian Mario Spacca - che prendere atto del risultato delle urne. Il dato elettorale indica che il nostro progetto per le Marche non è entrato nel cuore dei marchigiani, come avremmo sperato. I cittadini sono sovrani e hanno compiuto la loro scelta, che merita rispetto. A Luca Ceriscioli - ha concluso Spacca - rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo è particolarmente complesso e gli richiederà il massimo impegno".

"Il risultato di Acquaroli di FdI-An nelle Marche dimostra che la linea della chiarezza paga, e non quella del sostegno ai voltagabbana". È quanto scrive invece su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, commentando i primi dati sull'esito delle elezioni regionali nelle Marche.

«Proiezioni e dati provvisori impongono la massima cautela, ma se il trend dovesse confermarsi emergerebbe un dato inequivocabile: l'esistenza di una rilevante area moderata che è decisiva per vincere e che ottiene risultati tali da renderla architrave imprescindibile del centrodestra di domani». Lo afferma Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd. «Se in Liguria - prosegue - vincerà Giovanni Toti, e se in Umbria si affermerà il candidato moderato Claudio Ricci, da noi sostenuto per primi al punto da aver dato vita a una lista comune Area Popolare sarà stata decisiva». «Nelle regioni in cui siamo antagonisti al vecchio centrodestra, come Puglia e Veneto, e laddove abbiamo dato vita a una coalizione a trazione moderata escludendo gli estremisti, come nelle Marche, l'area popolare da noi aggregata supera ampiamente un risultato a due cifre. Fin qui c'è di che essere soddisfatti: abbiamo dimostrato che c'è un'area popolare tra i due Mattei che è decisiva per vincere e sarà la base dalla quale partire per costruire il centrodestra del futuro», conclude Quagliariello.

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