Marche, arriva dall'edilizia scolastica
boccata d'ossigeno per le costruzioni

Marche, arriva dall'edilizia scolastica boccata d'ossigeno per le costruzioni
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Venerdì 14 Agosto 2015, 12:13
ANCONA - Edilizia scolastica, una boccata di ossigeno per le imprese delle costruzioni marchigiane.





Presto nella nostra regione saranno cantierabili 39 interventi di edilizia scolastica per un importo di oltre 18 milioni di euro, finanziati attraverso lo strumento dei mutui agevolati della Bei (Banca Europea per gli Investimenti), con oneri di ammortamento a carico dello Stato. I lavori dovranno essere appaltati dai Comuni interessati entro il 31 ottobre.



Il finanziamento coprirà la ristrutturazione, la messa in sicurezza, l’adeguamento alle norme antisismiche, l’efficientamento energetico e la costruzione di nuovi edifici ed impianti sportivi nelle scuole. I 39 edifici scolastici interessati sono stati individuati come priorità dalla Regione Marche che ha stipulato i relativi mutui mentre spetterà ai Comuni fare i contratti di appalto con le imprese.



La fetta più consistente dei finanziamenti è andata ai Comuni della provincia di Macerata con 14 interventi per 5,9 milioni di euro. Ad Ancona sono stati finanziati 8 progetti per 4,8 milioni di euro. Seguono Pesaro e Urbino (7 progetti per 2,7 mln), Fermo (4 interventi per 2,2 mln) e Ascoli Piceno (5 lavori per 2,2 mln).



Ulteriori risorse per 11,2 milioni di euro potranno essere utilizzati dai Comuni marchigiani per i prossimi due anni. In Italia gli interventi previsti per l’anno in corso sono 1.215 per un importo complessivo di 739,2 milioni di euro.



“Questi interventi non rientrano nel patto di stabilità - afferma Marco Zucconi presidente Cna Costruzioni Marche - e consentiranno non solo di migliorare la qualità degli edifici in cui si formano i nostri giovani ma daranno l’opportunità a molte imprese edili i di ripartire, dopo una crisi che dura ormai da sette anni.



"Ai Comuni - prosegue Zucconi - chiediamo bandi di gara che consentano alle imprese del territorio di poter partecipare e alle opere di poter essere concluse positivamente. Per questo, gli appalti delle opere debbono essere frazionati in piccoli lotti e si debbono utilizzare criteri di aggiudicazione, consentiti dal Codice degli Appalti, che evitando il massimo ribasso, portino ad eliminare offerte anomale con ribassi eccessivi.”



Il settore marchigiano delle costruzioni dal 2008 ha perso 3.500 imprese e 12 mila posti di lavoro. Attualmente le imprese edili in attività marchigiane sono 21.460 con oltre 41 mila addetti di cui 29 mila nelle 16 mila imprese artigiane.
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