Edilizia e arredamenti, il legno prende quota. Le opportunità arrivano pure dal Superbonus che fa aumentare i cantieri

Edilizia e arredamenti, il legno prende quota. Le opportunità arrivano pure dal Superbonus che fa aumentare i cantieri edili
Edilizia e arredamenti, il legno prende quota. ​Le opportunità arrivano pure dal Superbonus che fa aumentare i cantieri edili
di Massimiliano Viti
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Martedì 7 Dicembre 2021, 06:05

ANCONA Le case in legno spopolano nelle Marche. Lo affermano i dati, lo confermano le aziende. Il Rapporto Edilizia in Legno 2021 realizzato dal Centro Studi di FederlegnoArredo per Assolegno sottolinea un trend in crescita già da qualche anno: il mercato della bioedilizia non sembra più essere circoscritto alle regioni del Nord Italia, ma sta avanzando verso le regioni del Centro, coinvolgendo in particolare Toscana, Marche e Umbria che «ormai risultano avere un panorama realizzativo del tutto paragonabile a quello del Triveneto». Un trend che è destinato a crescere anche nei prossimi anni grazie ad un mix di fattori che vanno dalla crescente sensibilizzazione verso la sostenibilità alla maggiore sicurezza in caso di sisma.


Il dossier
Il settore legno nelle Marche conta oltre 950 imprese e più di 4.300 addetti. Insieme a quello gemello dell’arredo genera circa l’11% del fatturato manifatturiero regionale. Un settore particolarmente sviluppato nelle province di Pesaro Urbino e Ancona. Oltre la metà dell’export regionale è realizzato grazie ai clienti francesi, poi troviamo Stati Uniti, Svizzera, Paesi Bassi e Germania. E anche grazie al Superbonus, il settore sembra avere davanti sé anni di prosperità. A confermare il report di Assolegno anche le aziende locali. È il caso della Wooden Houses di Sant’Angelo in Vado, azienda nata nel 2002 e specializzata proprio nella costruzione di case in legno in tutto il Centro Italia. «Confermo ciò che emerge dal report. ANCONA - Negli ultimi anni le cose sono cambiate molto. E non si può più definirlo un settore di nicchia» afferma Andrea Dini di Wooden Houses secondo cui: «Se in passato realizzare una casa in legno era una scommessa e al tempo stesso una provocazione, oggi non lo è più.

Il mercato è maturo. Perché? La gente ha preso consapevolezza che le costruzioni in legno, realizzate da aziende certificate, sono migliori dal punto di vista termico e sismico e offrono una qualità del vivere decisamente migliore. Evidentemente la gente se ne sta accorgendo». Nelle Marche e in Umbria c’è poi il driver del terremoto: il legno sembra offrire più garanzie dal punto di vista dell’antisismicità. Ma non c’è solo questo. C’è il Superbonus e c’è il mercato, con la crescente sensibilità verso tematiche green ed ecosostenibili. 

 
La scelta
«Sicuramente chi preferisce acquistare case in legno è generalmente più sensibile verso i settori delle energie rinnovabili e della sostenibilità», conferma Dini che poi prosegue: «Da anni realizziamo case che non prevedono l’utilizzo di combustibili fossili. E i nostri clienti sposano molto volentieri queste scelte green». Un altro propellente per lo sviluppo della bioedilizia è quello delle opportunità offerte dal Superbonus: fioccano le richieste di demolizione e ricostruzione. Si demolisce il vetusto immobile in cemento per ricostruirne uno nuovo in legno. E secondo lo stesso imprenditore pesarese ci sarebbero altri vantaggi. Il primo è che: «Il legno costerebbe meno». Il secondo: «Col legno si costruisce entro qualche mese e quindi più rapidamente».

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