Due ponti fuori uso e 5 viadotti in tilt: un'altra estate di fuoco sulle strade delle Marche

Due ponti fuori uso e 5 viadotti in tilt: un'altra estate di fuoco sulle strade delle Marche
Due ponti fuori uso e 5 viadotti in tilt: un'altra estate di fuoco sulle strade delle Marche
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 26 Giugno 2020, 09:05

ANCONA - Attraversare le Marche in auto è come avere il singhiozzo, ma di quelli talmente fastidiosi da far saltare i nervi anche a un santo. Destino avverso e incapacità politica relegano da sempre la regione a una carenza infrastrutturale condita solo di belle parole e sogni mai realizzati: e poi ci sono i cantieri. Lavori che si intrecciano con un sistema viario anni Settanta, opere che bloccano intere carreggiate mentre le file si moltiplicano e gli ingorghi intasano le città, specie lungo la costa. 



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Estate 2020, la storia si ripete con giusto un paio di problemi in più ma tanto basta per paralizzare la viabilità da nord a sud. E da qui comincia il viaggio a singhiozzo, proprio sul tratto dell'autostrada A14 che una decina di anni fa ha perso l’occasione - e i soldi - di realizzare la terza corsia che da Porto Sant’Elpidio avrebbe comodamente portato i viaggiatori in Abruzzo. Invece.
 
Chi si mette in marcia inizia le acrobazie al volante: prima si dribbla su una corsia, poi si rientra su due, quindi ci si ritrova nuovamente in fila indiana e infine si viaggia su due carreggiate ma ristrette. Da sempre la zona sud dell’autostrada è un incubo nei periodi di traffico intenso ma da un paio di anni la situazione è totalmente fuori controllo. Il 23 agosto 2018 ha preso fuoco la galleria Castello, altezza Grottammare, e da lì è partito tutto. Chiusure obbligatorie nel periodo del controesodo, un inferno con i viaggiatori bloccati e la protezione civile in azione a distribuire bottigliette d’acqua agli automobilisti.
I sigilli
E quando la situazione stava andando - seppur lentamente - nella direzione giusta, ecco che la procura di Avellino sequestra cinque viadotti rischio proprio in quel tratto marchigiano e l’incubo si moltiplica all’infinito. Adesso, dopo il lockdown, siamo a tre viadotti dissequestrati dove si viaggia a due corsie strette e il Vallescura e il Santa Giuliana ancora con i sigilli (anche se Autostrade per l’Italia ha presentato al Mit i progetti per metterli a norma) dove si marcia a una sola corsia. Ma il calvario è generalizzato perché i lavori sono al palo e vanno avanti solo quelli nelle gallerie che, assicura il responsabile del settimo tronco, Marco Perna, finiranno entro il 21 luglio. Ammettendo che sia vero, resterebbe tutto il resto: i tre viadotti a corsie ristrette e il Vallescura, ancora sotto sequestro. Proseguendo verso nord sulla Statale 76 Val di Chienti c’è un cavalcavia da demolire e ricostruire ex novo: il 19 giugno un mezzo pesante, rintracciato nei giorni scorsi, ha gravemente lesionato 8 delle 13 travi dell’opera, rendendo necessaria l’immediata chiusura al traffico del tratto tra gli svincoli di Jesi Centro e Monsano. 
Traffico in tilt
Una settimana dopo siamo alla medesima situazione, con il traffico deviato e immense file che vengono smaltite a fatica, tanto che si sta realizzando una rampa di emergenza per consentire l’accesso in autostrada. Con il ponte San Carlo sull’Esino chiuso a sua volta al traffico pesante per motivi di sicurezza da due anni, non si può neanche dimezzare il percorso di camion e Tir in direzione Piandelmedico. Procedendo sulla Statale, sempre direzione nord, piede sul freno e occhi aperti in entrata a Pesaro. L’ingresso a sud della città è chiuso dagli inizi di maggio per il rifacimento del ponte di via La Marca. I lavori, rimandati da tempo, dovevano concludersi a metà giugno e per ora come nuova data si viaggia attorno al 5/6 luglio e oltre. In pratica manca il troncone di ponte che è stato rimosso e si sta attendendo l’arrivo della struttura che dovrà sostituirlo. 
Il caos è servito
Disagi per la viabilità? Neanche a dirlo, soprattutto nel weekend con l’inizio della stagione balneare. Andare al mare a Sottomonte è un’odissea e si formano lunghe code all’interno della città nei tragitti alternativi ovvero la provinciale lungo il colle Ardizio che entra a Muraglia nella via Flaminia e soprattutto la stretta via Kolbe in sofferenza con il senso unico alternato. E per non farci mancare niente: sul tratto della Statale 73bis di Bocca Trabaria sono in corso i lavori di manutenzione programmata per la messa in sicurezza della galleria “Pian del Ponte”, per la sostituzione dei giunti di un viadotto e per il risanamento profondo della pavimentazione, per un investimento complessivo di circa 4,5 milioni di euro. Il transito è sempre consentito a doppio senso di marcia su una carreggiata. Sulla strada statale 3 “Flaminia” sono i corso importanti interventi di ammodernamento degli impianti della galleria “Furlo”. Anche qui il transito è sempre consentito a doppio senso di marcia su una carreggiata.

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