Marche, sono 145mila gli immigrati
Mastrovincenzo: "No ai pregiudizi"

Marche, sono 145mila gli immigrati Mastrovincenzo: "No ai pregiudizi"
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Mercoledì 23 Marzo 2016, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 16:06
MACERATA - Accoglienza e integrazione: su questi due principi poggia il sistema regionale per le politiche dell'immigrazione. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, intervenendo alla presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2015 all'Università degli Studi di Macerata.

Mastrovincenzo ha citato i dati sul numero di cittadini immigrati presenti nella regione alla data del 31 dicembre 2014: 145.130, pari al 9,4% della popolazione marchigiana. Tra questi, 5.000 hanno ottenuto la cittadinanza italiana.

"I numeri sono importanti - ha detto Mastrovincenzo - perché ci aiutano a capire un fenomeno che è ormai diventato il primo nelle agende della politica europea e mondiale e con il quale si misurano oggi i governi nazionali, regionali, le organizzazioni internazionali".

I numeri parlano in negativo e in positivo. Diminuiscono, ad esempio, gli immigrati occupati (80 mila a fine 2014; il 16% della totalità degli occupati nelle Marche). "La crisi - ha aggiunto il presidente - ha picchiato duramente nei settori in cui maggiormente erano impiegati lavoratori immigrati. Contemporaneamente, le imprese aperte da immigrati continuano a svolgere un ruolo importante nel tessuto economico marchigiano, rappresentando l'8,5% del totale delle imprese".

Il Dossier Statistico Immigrazione da diversi anni rappresenta un prezioso strumento del settore. All'appuntamento di oggi, erano presenti: Vittorio Lannutti (Redazione Idos), Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Gabriele Sospiro (Ecepaa Bruxelles), Norma Santori (Acsim), Claudia Santoni (Osservatorio di genere), Paola Mariani (vice presidente della Giunta provinciale di Macerata), Masturah Alatas (Università di Macerata) che ha coordinato i lavori.

Dopo i dati, Mastrovincenzo ha voluto rivolgere il proprio pensiero agli attentati di Bruxelles, invitando a stringersi idealmente intorno alle vittime, ai loro familiari e al Belgio. "Eventi come questi - ha detto - allontanano dalla razionalità, compreso il tema che siamo chiamati a discutere, ma questa reazione va evitata. Non vanno confusi i piani del governo del fenomeno migratorio con quelli della lotta e del contrasto al terrorismo. Costruire muri piuttosto che ponti in questo momento storico non può certo portarci lontano".

La strada - ha sottolineato - è combattere i pregiudizi, gli allarmismi verso l'immigrato e verso un fenomeno che richiede invece sempre maggiore efficienza e lucidità, se si vogliono governare i cambiamenti sociali. Le Marche si sono dotate di una legge regionale in materia. Le altre azioni svolte nel tempo hanno avuto come obiettivo di accompagnare il processo di integrazione di coloro che vivono regolarmente nella regione, costruendo relazioni positive con gli altri cittadini residenti, tutelando le differenze, assicurando pari opportunità di accesso ai servizi, prevenendo situazioni di emarginazione.

Ad esempio, il progetto L2 per l'insegnamento della lingua italiana per i giovani immigrati e per le loro famiglie,che ha coinvolto 3.280 allievi, allo scopo di prevenire la dispersione scolastica e favorire l'inserimento lavorativo, su cui la Regione ha impegnato 2 milioni e 473 mila euro dal Fse dal 2008 al 2016; la creazione della rete contro la discriminazione razziale su iniziativa del Consiglio regionale e dell'Ombudsman regionale, che fa da coordinatore, e che coinvolge enti locali, sindacati e associazioni di immigrati.

Infine, riguardo ai recenti arrivi di migranti, il protocollo sottoscritto il 9 novembre 2015 tra le Prefetture delle Marche, la Regione e l'Anci Marche, che ha ribadito la volontà di organizzare un sistema adeguato per accogliere i migranti sia nella fase di prima accoglienza, sia nel periodo di permanenza nel territorio dei Comuni. "Possiamo parlare - ha affermato Mastrovincenzo - usando le parole espresse tempo fa dall'allora Prefetto di Ancona, Raffaele Cannizzaro, del modello Marche per le politiche dell'immigrazione, tuttavia non possiamo ritenerci nè soddisfatti nè appagati ed oggi siamo qui a ribadire il nostro impegno a lavorare su questi temi".

Il presidente ha concluso citando una frase di Umberto Eco: "In un periodo abbastanza breve l'Europa sarà un continente multirazziale o, se preferite, colorito.
Se vi piace, sarà così, e se non vi piace sarà così lo stesso".
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