ANCONA - Lotta alla dispersione scolastica, il governo nazionale stanzia 500 milioni di euro su base nazionale. Alle Marche spettano poco più di 8,5 milioni. E’ stato pubblicato, infatti, il decreto ministeriale sui criteri di ripartizione delle risorse dedicate alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria e in contrasto alla dispersione scolastica. Il piano delle risorse fa parte del Pnrr, finanziato dall’Unione Europea - Next Generation Eu.
L’intervento
Le risorse sono assegnate alle scuole statali secondarie di primo e secondo grado che abbiano registrato un tasso di fragilità degli apprendimenti, ovvero la cosiddetta dispersione implicita, almeno pari o superiore all’8%. Alla provincia di Ancona (20 istituti) sono andati circa 2,4 milioni, alla provincia di Ascoli Piceno (13 istituti) oltre 1,8 milioni, al maceratese (18 istituti) 2,1 milioni e alla provincia di Pesaro-Urbino (17 istituti) oltre 2,1 milioni. La ripartizione regionale segue criteri specifici, si legge nel decreto, quali: tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione nella fascia di età 18-24 anni (65%), numero di studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione di riferimento (20%), tasso di presenza della popolazione straniera (5%), asso di popolazione priva di diploma di scuola secondaria nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni (5%) e tasso di famiglie con cinque o più componenti (5%). Le istituzioni scolastiche beneficiarie, al fine di garantire la massima efficacia degli interventi a livello territoriale, possono costituire anche reti di scuole.
L’obiettivo
«L’obiettivo dell’intervento - ha commentato il senatore Dem e Vicepresidente della Commissione Istruzione, Francesco Verducci - è rafforzare l’autonomia scolastica in materia di prevenzione della dispersione, migliorare l’organizzazione interna in chiave inclusiva e gestire le relazioni con i soggetti coinvolti». Il contrasto alla dispersione scolastica, inoltre, dovrà essere attuato tramite un approccio che valorizzi la motivazione e i talenti degli studenti anche attraverso attività extracurricolari che permettano una personalizzazione dell’apprendimento.
Le sinergie
Il progetto punta a sostenere attività di co-progettazione e cooperazione fra scuola e comunità locale, al fine di valorizzare le sinergie con le risorse territoriali, sia istituzionali (servizi sociali e sanitari, del lavoro, della giustizia minorile, di orientamento e formazione professionale) sia del volontariato e del terzo settore. Ciò «per migliorare l’inclusione e l’accesso al diritto allo studio a tutti» viene sottolineato nel decreto, favorendo anche «scambi di buone pratiche fra docenti ed esperti, gemellaggi fra scuole».