Marche, spunta un ex ministro come dirigente di un supersettore. Ecco chi è e di che cosa si potrebbe occupare

Il palazzo della giunta regionale delle Marche
Il palazzo della giunta regionale delle Marche
di Andrea Taffi
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Giovedì 19 Agosto 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 21:10

ANCONA - L’idea, dicono minimizzando quelli del Carroccio, è solo una delle tante. E dal deserto di palazzo Raffaello, fanno eco gli uomini del presidente: tutto ancora in altissimo mare, conta solo la competenza e gli incastri sui dipartimenti non si sono consolidati.

Certo è che le indiscrezioni che circolano ormai da qualche giorno sul nome di Marco Bussetti, già ministro dell’Istruzione, Ricerca e Università nel governo Conte I, come potenziale dirigente per la formazione professionale ha destato una certa impressione.

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La proposta in campo
Il nome di Bussetti, già direttore dell’ufficio scolastico di Milano, sarebbe stata un’idea squadernata da Giorgia Latini, assessore regionale all’Istruzione, e atterrata sulla scrivania di Acquaroli dove da qualche settimana il risiko dei dipartimenti è entrato nella fase più viva.

Dai 12 settori la roulette del toto-dirigenti non ha ancora visto fermarsi la pallina: si va da sei a nove dipartimenti (l’evoluzione dei servizi) e su questo il governatore ha dettato regole chiare: niente fretta ma soprattutto niente errori perché dopo undici mesi, di cui più della metà assorbiti da seconda e terza ondata Covid, non ci sarà possibilità di tornare indietro. Il giro ferragostano di richiesta di conferme scivola su flebili appigli ufficiali.

Nel dietro le quinte invece della questione se ne parla, tra le tante ipotesi. Tra queste la possibilità di immaginare un nuovo supersettore che possa imbarcare con la formazione professionale anche welfare e scuola. Di certo non l’hanno presa benissimo quelli di Forza Italia - la formazione professonale in questo momento è in capo ad Aguzzi - che si ritroverebbero con l’uomo forte a capo della gestione scelto da altri. Il tema in questo momento è che non ci sono le idee chiare sugli incastri dei settori. 


Gli equilibri da rispettare
Punto secondo, poi, le scelte andranno anche riviste anche con gli occhiali della politica in funzione degli equilibri di maggioranza che apparentemente sono solidi, soggetti a robuste dinamiche di confronto, ma anche molto sensibili. Anche i tempi sono diluiti: i commissari delle quattro forze di maggioranza Prisco, Marchetti, Battistoni e Saccone torneranno a sedersi intorno a un tavolo per parlare delle Marche, bene che vada, non prima dell’ultima settimana di agosto, se non settembre. E questo lascia capire molte cose anche se, gli esperti di centrodestra marchigiano sostengono la partita sarà svincolata dalle nomine delle agenzie che sono attese, sempre a cavallo dell’autunno. Nomine strategiche e anche in questo caso di merito. Ci sono i due nuovi contenitori attesi dagli entomologi di palazzo Raffaello con grande interesse (Svem per l’internazionalizzazione e Agenzia del turismo) ma soprattutto la Ars, l’agenzia regionale per la sanità. 

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