Il direttore scolastico regionale: «Non vogliono ripartire il 7? Ci dicano loro, noi siamo pronti. Faremo le lezioni in presenza»

Marco Ugo Filisetti
Marco Ugo Filisetti
di Martina Marinangeli
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 05:40

Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, il governo starebbe valutando uno slittamento  a metà gennaio del ritorno tra i banchi per gli istituti di secondo grado: cosa ne pensa?

«Non abbiamo notizie di slittamenti, ci muoviamo ancora sulle linee dettate dal decreto del presidente di Consiglio del 3 dicembre. Negli ultimi due giorni non ho parlato con il premier Conte, quindi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa, ma noi stiamo lavorando per ripartire il 7 gennaio». 

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Quindi le scuole sarebbero pronte a riaprire subito dopo le vacanze natalizie? 
«Certo, le scuole sono attrezzate per ospitare gli studenti, con il distanziamento previsto dalla normativa anti-Covid, già dal 14 settembre.

E come lo sono per ospitare il 100% della platea scolastica, a maggior ragione lo sono per il 75% previsto dal Dpcm».


A settembre, il problema era sorto non tanto durante le ore di lezione, quando vigono rigidi protocolli, quanto nei contesti “collaterali”: in particolare, all’entrata ed all’uscita da scuola e sui mezzi di trasporto. Non si rischia di ritrovarsi punto e a capo?
«Già a luglio avevamo adottato un obiettivo programmatico per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 in presenza per tutti i ragazzi. Sul problema del trasporto scolastico è prevista la puntuale definizione dei flussi degli studenti per ogni singolo plesso, al fine di consentire al sistema che offre il trasporto di adeguarsi alla domanda. Il sistema informativo fornisce il numero di alunni che entra ed esce, gli orari ed il Comune di provenienza». 

Però poi si era dovuto aggiustare il tiro.
«Regione ed enti di trasporto scolastico hanno organizzato, all’inizio dell’anno, il piano dei trasporti basandosi su queste informazioni. Poi ci sono stati interventi che hanno ridotto la capacità di carico dei mezzi, con la conseguente necessità di aumentare le corse o articolarle diversamente, e di scaglionare ingressi ed uscite da scuola». 


Per il rientro a gennaio cosa prevedete di fare? 
«Il Dpcm del 3 dicembre prevede un’affluenza di studenti in presenza al 75% nel periodo tra il 7 ed il 15 gennaio (poi eventualmente prorogabile). Alla luce di questa nuova disposizione governativa, abbiamo ridefinito i flussi di accesso ed uscita dalla scuola e, conseguentemente, l’aggiornata domanda di trasporto, considerando anche che la capienza prevista è al 50%. Un dato comunicato alla Regione ed alle Prefetture, che nel frattempo hanno avuto l’incarico di coordinamento. Le opzioni sono due: o Regione incrementa le corse, a parità oraria, oppure chiede, eventualmente, una dilazione di ingressi ed uscite». 


Quando verrà presa la decisione? 
«Le cinque conferenze di servizio ai tavoli prefettizi, che si svolgeranno tra domani (oggi, ndr) ed il 21 dicembre, verificheranno che la domanda di trasporto sia assolta, predisponendo un piano adeguato. Intanto, abbiamo chiesto alla Regione – e c’è una disponibilità – di confermare gli steward a bordo dei mezzi, ed alle forze di polizia statali e locali di incrementare il presidio nei luoghi pubblici, onde evitare assembramenti. La scuola invece rinnoverà la campagna di sensibilizzazione rivolta agli studenti, ricordando l’importanza del rispetto della regola sul distanziamento negli spazi comuni degli istituti». 


È più probabile che si vada verso un aumento del numero delle corse degli autobus o verso ingressi a scuola scaglionati? 
«Il doppio turno sia all’entrata che all’uscita è previsto come ultima spiaggia perché al tavolo di confronto che si è tenuto ieri (martedì, ndr) con il mondo della scuola e delle famiglie è stata manifestata contrarietà. Hanno chiesto che questa soluzione venga considerata come estrema ratio». 

Però, a settembre, le Regioni erano salite sulle barricate lamentando la difficoltà ad incrementare le corse.
«Le ditte potrebbero non riuscire a reperire mezzi e personale per sdoppiare la corsa alla stessa ora, preferendo due corse ma con orario dilazionato. Però a settembre si era riusciti ad aggiungere mezzi e corse. L’azienda di trasporto potrebbe “subappaltare” a noleggiatori di pullman turistici, ad esempio».

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