Marche in transizione, da Bruxelles 400 milioni in più. La nuova programmazione amplia il plafond rispetto ai 7 anni precedenti

Il palazzo della Commissione Europea a Bruxelles
Il palazzo della Commissione Europea a Bruxelles
di Martina Marinangeli
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Lunedì 13 Giugno 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 17:12

ANCONA - La retrocessione dal gruppo delle regioni più sviluppate a quelle in transizione vale alle Marche circa 400 milioni di euro in più nella prossima programmazione dei fondi europei. Una programmazione che avrebbe già dovuto essere avviata nel 2021 - per coprire la finestra temporale fino al 2027 -, ma i ritardi si sono accumulati, facendo slittare la deadline di due anni. A fine aprile, la Regione ha inviato a Bruxelles, per il vaglio finale, i propri Piani operativi, con cui vengono declinate in azioni concrete le risorse previste.

Step a cui fa seguito la sottoscrizione dell’accordo di partenariato, ma questo passaggio non è ancora stato espletato. Si tratta di oltre 1 miliardo di euro, solo tra fondi Fesr ed Fse+, a cui andranno aggiunti quelli del Piano di Sviluppo rurale (Psr) e quelli per il settore della pesca (Feamp). Nell’attesa che la nuova programmazione veda finalmente la luce - i pronostici parlano del prossimo autunno quale data di avvio -, si traccia un bilancio di quella precedente, conclusa nel 2020 ma con tre anni di tempo aggiuntivi per completare la certificazione dei pagamenti. 


La relazione in Consiglio
Nelle prossime settimane, la giunta presenterà all’assemblea legislativa, durante la sessione comunitaria del Consiglio regionale, la relazione da 70 pagine con cui viene rendicontato quanto è stato fatto con le cospicue risorse garantite nell’ultimo settennio. Tra Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) ed Fse (Fondo Sociale Europeo), il plafond totale ammontava a 625 milioni di euro, cifra aumentata del 66% nel settennio 2021/2027 anche per effetto del riconoscimento alle Marche dello status di regione in transizione per il peggioramento della situazione socio-economica. Scendendo nel dettaglio delle diverse linee di finanziamento europee, tra il 2014 ed il 2020 - arco temporale quasi interamente coincidente con la gestione dell’esecutivo Ceriscioli -, a fronte di una dotazione totale del Fesr pari a 585.383.288 euro, ammontano a 561,9 milioni di euro le risorse attivate, di cui 262,1 milioni di fondi erogati e 223,6 milioni di pagamenti certificabili. Parliamo dunque di un livello di impegno di spesa pari al 90% della dotazione totale, che ha garantito finanziamenti a 3060 progetti. 


Gli investimenti
Tra questi, anche gli Investimenti Territoriali Integrati con cui sono state sostenute «azioni integrate nelle aree urbane, aree di crisi e aree interne selezionate - si legge nella relazione che verrà discussa nell’aula del Consiglio regionale nelle prossime settimane -, coniugando finanziamenti connessi ad obiettivi tematici differenti, quindi a più assi prioritari dei programmi operativi regionali Fesr e Fse, anche al fine di massimizzare gli impatti e le ricadute sul territorio».

E passando all’analisi del fondo Fse, anche in questo caso, gli obiettivi fissati dall’Unione europea sono stati abbondantemente raggiunti. Dei 287.979.618 euro di dotazione totale, 247.305.550 euro sono le risorse impegnate, 175.276.656 euro i pagamenti ai beneficiari e 138 milioni di euro le risorse spese. «Gli sforzi compiuti per garantire il corretto avanzamento del programma - prosegue il documento - hanno anche consentito di certificare alla Commissione europea, entro il 31 dicembre 2021, una spesa pari a 138 milioni di euro e quindi di superare la soglia fissata dai regolamenti»,

Agricoltura e pesca
Quanto al Psr, la dotazione finanziaria complessiva risultava pari a 537,96 milioni di euro. Poi, in seguito al sisma, alle Marche sono state assegnate, attraverso il contributo di solidarietà da parte delle altre Regioni, ulteriori risorse che hanno portato la cifra a 697.212.430 euro. Inoltre, dati i ritardi nell’avvio della nuova programmazione, per periodo di transizione 2021-2022, sono stati assegnati alla nostra regione altri 185.390.893 euro. Dell’intero plafond, 645 milioni di euro sono stati impegnati a favore dei beneficiari - a fronte di 44.585 domande ammesse a finanziamento - e 311 milioni di euro sono i contributi liquidati. Infine, 6,5 milioni di euro sono andati agli agricoltori colpiti dalla crisi causata dal Covid. Chiude l’elenco il Feamp, che finanzia il piano per la pesca. La dotazione totale era di 31.583.536 euro, con l’obiettivo di spendere entro il 31 dicembre 2021, 15.1464.609 euro. Le Marche hanno fatto anche meglio, spendendone 16.116.646.

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