La curva dei contagi scende, per due posti letto le Marche non sfondano il limite dei ricoveri in Area Medica. I dati restano da zona gialla

La curva dei contagi scende, per due posti letto le Marche non sfondano il limite dei ricoveri in Area Medica. I dati restano da zona gialla
La curva dei contagi scende, per due posti letto le Marche non sfondano il limite dei ricoveri in Area Medica. I dati restano da zona gialla
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 02:05

ANCONA  - Le Marche si presenteranno al monitoraggio di oggi della Cabina di regia con le carte in regola per restare in zona gialla. Il bollettino di ieri, che ha aggiornato i dati sui ricoveri per Covid, consente infatti di fermarsi pochi decimali sotto la soglia del 30% di occupazione in Area medica, l’unico dei tre parametri ancora entro i limiti previsti dalla normativa per il cambio di colore.

Sfondata ormai in tutt’Italia la soglia dell’incidenza dei nuovi casi settimanali, resa poco attuale dall’enorme diffusività della variante Omicron, a decidere i colori delle Regioni sono le saturazioni dei reparti per Covid, in terapia intensiva e in area medica.

Le Marche ieri erano al 22,3% di occupazione per Covid dei posti totali in intensiva, mentre nei reparti ordinari i pazienti positivi ieri erano 301 (saturazione 29,75%) ad appena due ricoveri di distanza dalla soglia per la zona arancione.


L’ultima parola spetta oggi alla Cabina di regia ministero della Salute-Iss. Nei palazzi della Regione Marche attendono il responso con qualche cautela, specie dopo la sorpresa di un mese fa, quando il ministero della salute a ridosso del Natale, nonostante i numeri indicasero ancora il bianco, decise di anticipare di una settimana l’ingresso delle Marche in fascia gialla. Ma il report aggiornato a ieri, indica la permanenza in zona gialla.
 


Per altro il monitoraggio di oggi potrebbe essere l’ultimo con le attuali regole, visto il Governo sembra intenzionato a modificare, come chiesto con insistenza dalle Regioni, il sistema delle restrizioni a quattro colori, prevedendo solo limitazioni aggiuntive quando i parametri sono da zona rossa. Gli altri colori resterebbero solo come riferimento per l’analisi epidemiologica. Un decreto o Dpcm atteso per la prossima settimana dovrebbe semplificare il sistema multicolor lasciando solo il rosso. Scatterebbe quando in una Regione l’incidenza supera i 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti e l’occupazione per Covid dei posti letto va oltre il 30% in terapia intensiva e il 40% in area medica. Si sta discutendo se alcune limitazioni (e quali) in zona rossa varranno anche per chi ha il Super Green pass.
Intanto la quarta ondata, la più alta dell’epidemia, continua a sgonfiarsi. Ieri con 6.152 nuovi casi giornalieri le Marche hanno registrato un leggero calo dell’incidenza settimanale rispetto al giorno prima, con 2.640 positivi ogni 100mila abitanti rispetto ai 2.691 di mercoledì.

Si vedrà nei prossimi giorni se è davvero l’inizio della discesa, ma intanto una flessione giornaliera non capitava da due settimane. E la spinta impetuosa alimentata dalla variante Omicron si è sicuramente esaurita: l’incremento settimanale dei nuovi casi, che 8 giorni fa aveva raggiunto il picco del 207%, adesso è quasi azzerato, sotto il 6%. Con questo trend, secondo le proiezioni dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, c’è la possibilità che questa settimana si chiuda con un totale di nuovi casi positivi leggermente inferiore rispetto alla precedente.


Attualmente nelle Marche, oltre a 358 ricoverati per Covid, ci sono 224 ospiti in strutture territoriali e 62 persone positive in osservazione nei pronto soccorso, in attesa di ricovero o dimissioni. Il totale di positivi attuali (ricoveri più isolamenti) è salito ieri a 25.014 (+3.096), mentre i guariti o dimessi da inizio epidemia sono 216.143 (+3.048).
Meno pesante, rispetto agli ultimi due giorni, il bollettino più doloroso, quello delle morti correlate all’epidemia da Coronavirus. Ieri la Regione Marche ha comunicato 8 decessi nelle ultime 24 ore, compreso un 47enne di Porto Sant’Elpidio, nel Fermano, che soffriva di patologie pregresse.

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