Marche: "Sanità, le visite del Cup
a cento chilometri di distanza"

Marche: "Sanità, le visite del Cup a cento chilometri di distanza"
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Lunedì 20 Aprile 2015, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 10:12
ANCONA - Centro unico di prenotazione (Cup) e liste d'attesa sempre nel mirino dei marchigiani.



Lo dimostra la lettera che Elisabetta Cherubini ha scritto al Servizio Salute della Regione Marche e, per conoscenza, a ladenuncia@corriereadriatico.it



"In più occasioni - scrive Cherubini - ho contattato il numero verde del Cup Regionale Marche. Il servizio è comodo e gli operatori molto gentili ed efficienti ma….c’è un “ma”. Sinceramente non riesco a capire come sia possibile che si accumulino tempi così alti per l’accesso alle prestazioni in regime di Ssn.



"Venerdì scorso chiamo per prenotare un’eco addome completo per mia madre che ha 74 anni.

Essendo di Jesi chiedo di poter eseguire l’esame nei dintorni e mi viene fornita come prima data utile un giorno di dicembre 2015…..



"Per fare prima ci sarebbero posti a Cagli (Pu), Offida (Ap), San Benedetto del Tronto (Ap). Mi sorge spontanea una domanda: gli anziani hanno tutti dei figli che li possano accompagnare in giro per le Marche e nei posti più sperduti? Qual è l’aggravio dei costi a carico di una persona per recarsi così lontano dalla propria Provincia? Esistono mezzi pubblici per recarsi in tutte le strutture che vengono proposte?



"Adesso pongo un suggerimento che vi parrà provocatorio ma secondo me è ora che qualcuno attivi il buonsenso: se volete migliorare veramente questo servizio, mettete allora disposizione dei vostri clienti (non sono più utenti), i mezzi e gli strumenti necessari per raggiungere Cagli, Offida, Porto Sant’Elpidio, ecc. partendo da Jesi per fare un esempio. Dovreste dire loro come arrivarci e con quali mezzi pubblici… Il servizio allora sì che sarebbe completo!



"Un conto sono dei controlli di routine che si possono programmare di anno in anno ed un conto sono esami diagnostici o visite specialistiche prescritte dal medico di base per una patologia in corso in quel momento. Questo sistema sta sempre più inducendo le persone a richiedere servizi a pagamento per abbreviare i tempi e non andare in capo al mondo…. Non tutti possono permetterseli, non vi pare?



"Se una persona ha una esenzione per reddito gli facciamo spendere carburante ed autostrada per andare a 100 km di distanza? Perché non efficientare le strutture più grandi, ove il bacino utenza è maggiore, con turni di lavoro che coprano mattina e pomeriggio? Solo così si potrebbero soddisfare più richieste e non si rischierebbe di avere pazienti di serie A che, potendo pagare, possono accedere al servizio più velocemente e più vicino casa e pazienti di serie B che invece devono solo aspettare… Sono forse clienti residuali? Scusate lo sfogo ma mi sembrava doveroso. Non se ne può veramente più!".



Scrivete le vostre segnalazioni a ladenuncia@corriereadriatico.it
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