Siccità, agricoltura in ginocchio: «Cali di produzione fino al 40%. E i prezzi saliranno»

Crisi idrica, agricoltura in ginocchio: «Cali di produzione fino al 40%. E i prezzi saliranno»
Crisi idrica, agricoltura in ginocchio: «Cali di produzione fino al 40%. E i prezzi saliranno»
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 29 Giugno 2022, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 17:30

ANCONA - «La situazione è davvero drammatica e siamo di fronte ad una vera e propria emergenza». Non usa giri di parole la presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni, che lancia l’allarme sugli effetti devastanti che il perdurante stato di siccità sta causando al mondo agricolo. E traccia un quadro a tinte fosche, tra desertificazione dei terreni e cali delle produzioni fino al 40%, con conseguente aumento dei prezzi.

Se l’assenza pressoché totale di precipitazioni dovesse proseguire anche nel mese di luglio, sarebbero a rischio vigneti ed ulivi, mentre i girasoli sono già in sofferenza e crescono di dimensioni molto ridotte rispetto agli anni precedenti.

Problemi anche per le colture di mais, cereali, ortaggi e frutta. Quanto al grano - la trebbiatura sta partendo in questi giorni - si registra già un calo del 10% nel raccolto (fino al 20% per quel che concerne il grano duro), cosa che ha avuto come conseguenza anche l’aumento del prezzo del pane (+17%), così come è cresciuto del 14% il costo delle carote.

Il settore in affanno

«Ad essere in crisi è un intero sistema produttivo - prosegue Gardoni nella drammatica panoramica - che, a causa delle precipitazioni più che dimezzate rispetto alla media degli ultimi 10 anni (si calcola un -53%, ndr), vede un calo produttivo con picchi del -30%/-40%. A questo si aggiunge un processo avanzato di desertificazione che comprometterà la messa a coltura di centinaia di ettari di terreni in tutte le Marche. Questo scenario - sottolinea la presidente di Coldiretti - entra in forte contrasto con la necessità, emersa con il conflitto russo-ucraino, di rendere più produttiva la nostra agricoltura».
Il problema irrisolto
Oltre il danno, c’è poi la beffa. Sui terreni resi aridi dalla siccità, le macchine agricole fanno più fatica a lavorare e questo implica un maggiore uso del gasolio, che come ormai ben noto, ha raggiunto costi stratosferici, facendo segnare un aumento del 129% rispetto al prezzo standard. E non è l’unico rincaro subito dal settore: vanno annoverati anche i concimi a +170% ed i mangimi a +90%. Senza contare gli oltre 15.700 euro di incremento dei costi correnti ed i 47mila euro in più per la gestione delle stalle da latte. Ed in questi mesi si è registrato un aumento fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli. Ora, ad un contesto già così precario, cala la mannaia della siccità, mandando in tilt l’intero sistema. Per far fronte a quest’ultima emergenza - che negli anni ha iniziato ad assumere sempre più i contorni di una criticità cronica - Coldiretti chiede da tempo investimenti mirati per realizzare invasi di accumulo ed aumentare così la possibilità di raccolta delle acque, modernizzando il reticolo irriguo per frenare le dispersioni.

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