Più liquidità alle imprese per resistere alla crisi ucraina, accesso al credito e interventi per i maggiori costi di materie prime e prodotti petroliferi

Un operaio al lavoro in un'immagine di archivio
Un operaio al lavoro in un'immagine di archivio
di Massimiliano Petrilli
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Martedì 22 Marzo 2022, 09:49

ANCONA - Via libera agli interventi regionali a sostegno della liquidità delle piccole medie imprese così da favorire l’accesso al credito con la partecipazione degli istituti di credito, Camera di commercio e Confidi. Verrà ridotto e abbattuto il costo del conto interessi sui prestiti bancari e consentita la copertura per la garanzia prestata dai Confidi. Le imprese che hanno subito le maggiori perdite di fatturato, a causa della guerra Russia-Ucraina, beneficeranno di sostegni economici dedicati.

Sono principalmente interessate quelle dei settori calzature e moda, per l’impossibilità di esportare o riceve il pagamento della merce già spedita, e quelle della pesca per l’aggravio dei costi energetici. La Giunta ha approvato gli indirizzi generali che guideranno i provvedimenti di prossima emanazione, condivisi con le associazioni e la Camera di commercio. 


Le linee
L’intervento sarà complementare a quelli messi in atto dal Governo. Gli interventi per compensare le perdite di fatturato e i maggiori costi delle materie prime, compresi quelli petroliferi sostenuti dal settore della pesca. Le agevolazioni per favorire la diversificazione dei mercati di esportazione e di approvvigionamento. Aiuti per riorganizzare la produzione e la vendita dei prodotti.


I segnali
«Nel nostro territorio abbiamo segnali preoccupanti sugli effetti economici e produttivi che potrebbero conseguire alla crisi internazionale in corso che rischia, nel giro di poche settimane, di compromettere la produzione di molte filiere in assenza di provvedimenti sostanziosi a livello europeo e nazionale – afferma il presidente Acquaroli – Abbiamo voluto, seppure nei margini ristretti che ci permette il bilancio, dare un segnale, con un programma di interventi per il sostegno economico alle imprese che hanno una significativa incidenza delle esportazioni dirette in Ucraina, Russia e Bielorussia sul proprio fatturato».

«Ascoltando le esigenze manifestate dall’associazionismo – rileva il vicepresidente Mirco Carloni - abbiamo individuate alcune misure che garantiscono un sostegno economico alle imprese che esportavano verso i mercati in conflitto, che importavano materie prime e semilavorati, che necessitano di liquidità e di credito bancario per le conseguenze della guerra in atto».

Tra i comparti maggiormente colpiti figura quello della pesca. «Un settore che necessita quotidianamente di un consistente approvvigionamento di combustibile, il cui prezzo è quasi raddoppiato, con una insostenibile lievitazione dei costi di esercizio che mette a rischio l’operatività delle stesse marinerie.

L’intervento della Regione cercherà di calmierare anche questa situazione».

«Sosterremo inoltre le imprese marchigiane che importavano molte delle loro materie prime e semilavorati dall’Ucraina, Russia e Bielorussia – rimarca l’assessore al Bilancio Guido Castelli – La riduzione del fatturato, insieme all’aumento dei costi generato dalla crisi petrolifera e dalle difficoltà degli approvvigionamenti, ha determinato una crisi di liquidità e la necessità di ricorso al credito, che favoriremo assieme alla diversificazione dei marcati e dei canali distributivi».

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