Marche da oggi di nuovo in arancione, attenzione al coprifuoco. Ma si può andare nelle seconde case

Marche da oggi di nuovo in arancione con tanto di coprifuoco. Ma si può andare nelle seconde case
Marche da oggi di nuovo in arancione con tanto di coprifuoco. Ma si può andare nelle seconde case
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 17 Gennaio 2021, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 12:47

ANCONA  - Da oggi e per due settimane le Marche resteranno in zona arancione e ai divieti dettati da questa fascia anti Covid si intrecciano i provvedimenti intrapresi con il decreto entrato in vigore da ieri al 15 febbraio. Tra questi la possibilità di poter raggiungere le seconde case - anche in affitto - pure se si trovano in regioni diverse dalla quella di residenza. Una opportunità concessa sul filo di lana al momento dell’approvazione del testo. 

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Nel decreto sulle festività natalizie era stabilito che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione».

Nel nuovo Dpcm si dice invece che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione», senza la specifica esclusione relativa alle seconde case. Palazzo Chigi conferma che per «abitazione si intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto» che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. Unico limite riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare. Si potrà poi rientrare nella residenza o nel domicilio in qualsiasi momento.


Gli spostamenti tra regioni rimangono vietato fino al 15 febbraio. Oltre al trasferimento nelle seconde case i motivi per spostarsi sono quelli di lavoro, necessità e urgenza. Per il resto nelle Marche ci si potrà spostare solo nel Comune di residenza dalle 5 alle 22 - orario del coprifuoco -, mentre nei Comuni fino a 5mila abitanti ci si potrà spostare in un raggio di 30 chilometri ma non si può raggiungere un capoluogo di provincia. Le visite ai parenti o agli amici sono consentite esclusivamente nel Comune di residenza, con la regola di due persone per volta (nel conteggio si escludono gli under 14 , i disabili e i non autosufficienti facenti parte dello stesso nucelo familiare). A monte delle misure i nuovi criteri più severi per stabilire i colori delle regioni, stabiliti con un decreto legge. L’ordinanza del ministro della Salute è valida 14 giorni; se peggiora il quadro epidemiologico è possibile il passaggio in area rossa anche dopo una sola settimana.


Grande confronto tra il governo e le Regioni ha suscitato la nuova regola che impone ai bar senza cucina di chiudere il servizio di asporto alle 18, mentre tutti gli altri locali possono proseguirlo fino alle 22. Lo stesso governatore delle Marche si è opposto a questa limitazione che alla fine è passata, tra lo sconcerto delle associazioni di categoria. Il fine - ha sottolineato il governo - è quello di frenare gli assembramenti da movida. La consegna a domicilio è invece sempre possibile senza limite di orario.

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale.

Una deroga riguarda proprio gli acquisti. Se il proprio Comune non dispone di appositi punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità di punti vendita necessari alle proprie esigenze, è consentito lo spostamento da una città all’altra, muniti di autocertificazione. 

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