I vaccini frenano l’impennata d’autunno. Meno contagi e ricoveri rispetto all’ottobre 2020. Preoccupa il rialzo dei positivi tra gli over 60

I vaccini frenano l impennata d autunno. Meno contagi e ricoveri rispetto all ottobre 2020. Preoccupa il rialzo dei positivi tra gli over 60
I vaccini frenano l’impennata d’autunno. Meno contagi e ricoveri rispetto all’ottobre 2020. Preoccupa il rialzo dei positivi tra gli over 60
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 28 Ottobre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 11:57

ANCONA L’autunno fa risalire la curva dei contagi Covid, nelle Marche come in tutt’Italia, ma la crescita non è paragonabile all’impennata di un anno fa, quando da inizio ottobre l’aumento dei nuovi casi positivi divenne esponenziale, sotto la spinta della riapertura delle scuole e dell’arrivo del freddo.

L’inclinazione ripida dei tracciati di un anno fa, quando non c’era ancora la protezione dei vaccini, s’è ora molto addolcita, nonostante abbia preso campo ormai la variante delta, molto più contagiosa rispetto al ceppo originario di Sars-Cov-2. Tra il 27 settembre e il 27 ottobre 2020 i contagi nelle Marche passarono da un incidenza settimanale di 11,1 ogni 100mila abitanti a 161, aumentando cioè 14 volte e mezzo. Nell’ultimo mese invece il trend dei nuovi positivi nelle Marche è salito da un’incidenza settimanale di 34,1 a 44,3 (+30%) anche se nelle ultime settimane la crescita si è fatto un po’ più veloce e l’incremento attualmente è intorno al 65%.


Una differenza ancora più marcata, rispetto all’autunno 2020, si nota nei ricoveri ospedalieri per Covid, frenati dallo scudo dei vaccini. Un anno fa, tra il 27 settembre e il 27 ottobre, i pazienti in terapia intensiva salirono da 2 a 28, moltiplicandosi 14 volte) e quelli area medica da 20 a 250, 12,5 volte. Al momento invece le curve dei pazienti ospedalizzati sono ancora sotto controllo, nonostante ieri ci sia stato un rialzo giornaliero soprattutto dei ricoveri in terapia intensiva (+3). Nell’ultimo mese i pazienti Covid nelle terapie intensive delle Marche sono scesi da 21 a 17 (-19%) con una saturazione ora dell’8% rispetto al totale dei posti letto disponibili (la soglia critica è al 10%) quelli in area Medica da 55 a 42 (-24%), con un’occupazione del 4,5%.


I decessi in aumento
Tutto sotto controllo, dunque? Non tutto. Non solo perché i ricoveri in terapia intensiva sono in ripresa e il confronto dei decessi - una curva sempre arretrata di 3-4 settimane rispetto alle altre - è al momento sfavorevole rispetto al 2020, con 22 vittime nell’ultimo mese (ieri altre due) rispetto alle 16 di un anno fa. Ma soprattutto in questa fase il virus è tornato a diffondersi tra gli anziani, nonostante l’elevata percentuale di immunizzati con doppia dose (tra l’88 e il 98% a seconda delle fasce d’età), innescando focolai nelle residenze protette, come a Rosora e Porto San Giorgio, o in altri luoghi frequentati da over 60, come la bocciofila di Serra de’ Conti, provocando ricoveri e vittime.
È il segnale che purtroppo l’immunità da vaccino, a oltre sei mesi dalle seconde dosi, si sta attenuando tra gli anziani ed è sempre più urgente procedere a un richiamo.

Lo dimostra anche un’analisi sulla distribuzione dei nuovi casi per fasce d’età, monitorata dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche. 


Le terze dosi
Negli ultimi dieci giorni, su 869 casi di positività diagnosticati nelle Marche, ben 319 (il 36,7%) ha riguardato soggetti over 60, quelli che rischiano di più in caso di infezione, con molti positivi anche tra i più anziani: 72 tra 80 e 89 anni, 27 ultranovantenni. E il trend è in crescita: negli ultimi 5 giorni si sono infettati 183 over 60, contro i 136 dei cinque giorni precedenti. La campagna per la somministrazione delle terze dosi, iniziata due settimane fa, è la sfida decisiva.

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