Alunni vaccinati e quarantene, si punta sul metodo degli aerei: ecco cosa succede in caso di un positivo. I presidi: una regola che valga per tutti

Alunni vaccinati e quarantene, si punta sul metodo degli aerei: ecco cosa succede in caso di un positivo. I presidi: una regola che valga per tutti
Alunni vaccinati e quarantene, si punta sul metodo degli aerei: ecco cosa succede in caso di un positivo. I presidi: una regola che valga per tutti
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 08:26

ANCONA - L’obiettivo è quello di arrivare a una gestione delle quarantene scolastiche omogenea in tutto il territorio, marche comprese. Tanto che il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha già reso operativo un tavolo tecnico con Iss e ministero della Salute, più la struttura commissariale per arrivare a un protocollo condiviso e disciplinare l’isolamento degli studenti in caso di positività  al Covid in classe

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L’ipotesi
L’idea in esame si rifà ad una formula applicata agli aerei: in caso di positività al Covid di un passeggero, la quarantena è prevista per i soggetti seduti nelle due file dietro, davanti e laterale rispetto al contagiato.

L’obiettivo principale è la riduzione della platea di soggetti costretti a rimanere a casa nonché la riduzione dei giorni di quarantena (da 7 a 5 giorni se vaccinati). La norma sulle quarantene attualmente ne prevede l’applicazione per tutti i compagni di classe di uno studente positivo: chi non è vaccinato resta in isolamento per dieci giorni, chi lo è resta a casa solo per una settimana. Anche se finora diversi tecnici si erano detti contrari al cambio delle regole, adesso a spingere per un «taglio» della misura precauzionale sono innanzitutto alcune Regioni, che vorrebbero abolirla almeno per i ragazzi vaccinati. Difficile sarà invece applicare nuove regole alle elementari, dove nessun bambino è immunizzato. Sembra quindi certo che su eventuali variazioni saranno fatti dei distinguo a seconda del ciclo scolastico. L’esigenza di mantenere in sicurezza la scuola potrebbe essere quindi coniugabile con la garanzia di una maggiore continuità della didattica in presenza, ora alla luce dell’aumento di vaccinazioni e per scongiurare i rischio di mandare troppi alunni in Dad.


Il pressing
Negli ultimi giorni gli stessi presidi avevano lanciato un appello sollecitando un’uniformità a livello nazionale nella gestione degli isolamenti, per evitare il caos e la confusione e anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa - per la linea della riduzione ma solo con l’ok del Cts - sul tema aveva chiesto alla politica di «fare una riflessione». Resta fermo l’isolamento di dieci giorni per i non immunizzati e il monitoraggio della classe, attraverso i tamponi.

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