Quattro giorni in classe, nelle Marche 120 positivi tra studenti e insegnanti. Come scattano le quarantene

Studenti all'uscita di una scuola
Studenti all'uscita di una scuola
di Martina Marinangeli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 03:30

ANCONA - Un primo bilancio che non promette bene. Dalla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia, i casi positivi individuati nel setting scolastico sono stati 120 – di cui 93 studenti e 27 insegnanti –, che si sono tradotti in 362 quarantene (311 studenti e 51 insegnanti). Un quadro critico che costituisce la plastica rappresentazione della difficoltà nel gestire la scuola in tempo di pandemia. Non è un caso che in questi giorni si stiano susseguendo una serie di incontri per definire le misure anti Covid finalizzate ad uno svolgimento dell’attività scolastica in sicurezza. 

 
Il summit
Ieri, dopo il tavolo sulla sicurezza, si è riunito quello di coordinamento che include, tra gli altri, la Regione, l’Ufficio scolastico regionale, i dirigenti scolastici, i sindacati ed i rappresentanti di genitori e studenti. In questo contesto – seguito ad un confronto tra Usr, Asur e dipartimento regionale Sanità tenutosi lunedì - è stata elaborata una circolare – a firma del direttore dell’Usr Marco Ugo Filisetti – che dettaglia le nuove indicazioni operative sulla gestione di una positività al virus in ambito scolastico. Un chiarimento per districarsi in quel groviglio di provvedimenti che declina le quarantene a seconda del grado scolastico: scatta per 10 giorni per la classe in presenza di un positivo nelle scuole per l’infanzia, di due positivi nelle Primarie (con un positivo, invece, si attiva la sorveglianza con testing del gruppo classe e l’attività prosegue in presenza; poi si organizza il prima possibile un test antigenico o molecolare che, se negativo, permette all’alunno di rientrare in classe), e di tre nelle Secondarie di primo e secondo grado. La comunicazione recepisce anche la novità di ieri: anche per il mondo scolastico sarà valido il tampone antigenico rapido per uscire dalla quarantena.

Finora, soltanto il molecolare veniva considerato affidabile abbastanza da certificare la negativizzazione, ma i tempi lunghi che richiede per l’esito (48 ore) rallentano ulteriormente un meccanismo già inceppato. Per snellire la procedura, la Regione ha dunque aperto la strada anche agli antigenici. 


Il labirinto delle regole
«La situazione, visto il numero di contagi, è veramente complicatissima – evidenzia Paola Martano, segretaria regionale dello Snals, alla conclusione del tavolo di coordinamento –. È un dato di fatto che il tracciamento fosse saltato già durante le vacanze di Natale. Siamo in forte difficoltà ed i ritardi si riverberano sulla parte burocratica ed organizzativa. Quelle sulle quarantene sono norme che, nel mondo dei sogni, sarebbero perfette, ma nella realtà, la velocità con cui il virus si diffonde rende impossibile star dietro a tutto. Nelle prossime settimane, tanta gente si contagerà o ammalerà, e rischiamo una chiusura per Covid della scuola perché manca il personale, come sta accadendo ora nelle banche. Il fatto che siamo vaccinati – sottolinea – ci aiuterà a contenere gli effetti, ma tra i bambini il virus girerà ancora di più perché il tasso di somministrazioni tra i più piccoli è molto basso». 


La profilassi
In effetti, nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, a ieri risultavano vaccinati 8290 bimbi su una platea di 92.645. Tra i ragazzi in età scolare, da sabato sono risultati positivi in 1162 (ricadenti in diverse tipologie di setting, come ad esempio quello domestico nel caso il virus l’avessero contratto in casa) e, nel dettaglio, 346 tra i 6 ed i 10 anni, 293 tra gli 11 ed i 13, e 523 tra i 14 ed i 18. Banchi vuoti dalle elementari alle superiori che, in molte classi, impongono la didattica sia in presenza che da remoto, cosa che rende ancora più complessa l’attività scolastica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA