Sei un contatto stretto o a basso rischio? Cosa succede se in aula c’è un ragazzo positivo? Vediamolo regole alla mano

Sei un contatto stretto o a basso rischio? Cosa succede se in aula c’è un ragazzo positivo? Vediamolo regole alla mano
Sei un contatto stretto o a basso rischio? Cosa succede se in aula c’è un ragazzo positivo? Vediamolo regole alla mano
di Andrea Taffi
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Lunedì 13 Settembre 2021, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 09:33

ANCONA - Stavolta ci siamo per davvero. Il terzo anno scolastico dell’era Covid parte con le migliori premesse: anche ieri il ministro dell’Istruzione Bianchi ha ribadito e promesso che non ci saranno lezioni a distanza. Il premier Draghi ha posto la condizione da tempo per sostenere un percorso didattico pieno e non sincopato da periodi di Dad in cui l’intensità dell’apprendimento si affievolisce. L’asticella per quanto alta può essere raggiunta e superata secondo i tecnici che hanno accompagnato il governo fino al giorno fatidico: per le Marche il D-Day sarà il 15 settembre. Bambini e adolescenti, ma anche docenti e personale tornano in classe con nuove regole. 

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Il cuore di tutta la storia
Il cuore di tutta la storia, al di là di tutte le regole è che cosa succede in classe se c’è un caso di positività.

Bisogna seguire le regole fissate dalla circolare del ministero della Salute che differenzia i contatti stretti da quelli a «basso rischio». Sono contatti a «basso rischio» se il contatto è avvenuto «faccia a faccia» ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; oppure se si è stati in un ambiente chiuso per meno di 15 minuti. 


La differenziazione del tracciamento
In funzione di questa differenza che sarà valutata nel corso del tracciamento cambierà anche la contromisura da adottare. Chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e ha avuto un contatto stretto deve rimanere in isolamento per almeno 7 giorni dall’ultima esposizione e può tornare a scuola dopo essersi sottoposto a test molecolare o antigenico con risultato negativo. La vera differenza rispetto all’anno scorso è che se l’alunno ha avuto un contatto a «basso rischio» con il compagno contagiato non deve effettuare la quarantena. Chi invece non ha completato il ciclo vaccinale e ha avuto un contatto stretto deve stare in isolamento almeno 10 giorni dall’ultima esposizione e può rientrare a scuola dopo essersi sottoposto a test molecolare o antigenico con risultato negativo. Se ha avuto un contatto a «basso rischio» non deve effettuare alcun giorno di quarantena. 


Le mascherine restanno obbligatorie
Altrà cosa sarà invece quella delle scuole sentinella. Primarie e secondarie di primo grado che faranno da “sentinelle” saranno individuate ogni quindici giorni dalle autorità sanitarie regionali insieme all’Ufficio scolastico regionale, su base provinciale. Nella bozza di piano, alle Marche vengono richiesti 1423 studenti delle scuole primarie da invitare ai test quindicinali (457 nella provincia di Ancona, 179 in quella di Ascoli, 152 nel Fermano, 291 nel Maceratese e 344 nel Pesarese) ed 892 di quelle secondarie di primo grado (280 ad Ancona, 116 ad Ascoli, 98 a Fermo, 178 a Macerata e 220 a Pesaro).


I test da effettuare
Per quanto riguarda i test da effettuare ogni 15 giorni, ne sono previsti 852 alle elementari (274 ad Ancona, 107 ad Ascoli, 91 a Fermo, 174 a Macerata e 206 a Pesaro) e 536 alle medie (168 ad Ancona, 70 ad Ascoli, 59 a Fermo, 107 a Macerata e 132 a Pesaro). I test salivari verranno forniti dalla struttura commissariale e le attività di raccolta dei campioni potranno essere eseguite a scuola con l’aiuto del personale sanitario. A regime vedranno i genitori depositare il test eseguito presso punti di raccolta. Poi il campione sarà processato e in caso di positività l’alunno contagiato sarà preso in carico dalla Asur.


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