Il picco dei 4mila positivi. E continuano ad aumentare i casi gravi

Il picco dei 4mila positivi. E contiinuano ad aumentare i casi gravi
Il picco dei 4mila positivi. E contiinuano ad aumentare i casi gravi
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 27 Ottobre 2020, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:59

ANCONA  - Un numero così alto di marchigiani positivi al Sars-Cov-2, quasi 4mila, non si era mai raggiunto dall’inizio dellepidemia. Con i 238 casi diagnosticati ieri il totale dei “positivi attuali”, tra nuovi casi e contagiati che non si sono ancora negativizzati, sommando ricoveri a isolamenti domiciliari, sale nella nostra regione a 3.922 (+196 in 24 ore), superando il picco di 3.738 toccato il 7 aprile scorso, prima che la curva dell’epidemia cominciasse finalmente a scendere. 

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All’inizio di ottobre i marchigiani con un’infezione di Coronavirus in corso erano 813 e in meno di un mese sono aumentati di quasi cinque volte.

E di Covid-19 si continua purtroppo a morire: ieri altre due vittime correlate all’epidemia, che fanno salire il totale nelle Marche a 1.006. Si tratta di due pazienti ricoverati all’ospedale di Fermo: un ascolano di 67 anni e un anziano di 85 residente ad Appignano del Tronto, sempre nel Piceno, entrambi sofferenti di patologie pregresse.


Il dato di ieri mattina - 238 positivi su 1.026 tamponi del percorso prime diagnosi, dopo i 521 su 2.392 del giorno precedente - risente del calo fisiologico di campioni esaminati di domenica, ma ha un’incidenza di positivi del 23,2%: un tasso così alto non si raggiungeva dal 31 marzo, quando su 572 tamponi ne uscirono 137 positivi. Con i nuovi casi positivi di ieri, il totale nelle Marche sale a 11.678, con un incremento giornaliero del 2,08%, inferiore alla media nazionale, ieri al 3,2% per effetto di oltre 17mila nuovi contagi registrati in tutta Italia.
Il 60% dei nuovi casi diagnosticati riguarda la provincia di Ancona (150 nuovi positivi) ma è un po’ una costante dei lotti domenicali di tamponi, segno che nell’Area Vasta 2 anche nelle giornate festive si riesce a esaminare in laboratorio un numero molto più elevato di campioni rispetto alle altre province. Seguono la provincia di Macerata con 25 casi, Pesaro Urbino con 19, Ascoli con 18, Fermo con 15, mentre altri 11 casi sono di fuori regione. Più della metà dei nuovi contagiati, come spiega il bollettino quotidiano diffuso dal Servizio Sanità con l’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars, sono dovuti al “fuoco amico”, contagi trasmessi in famiglia o durante incontri con parenti, amici o fidanzati. Ben 75 i casi rilevati in ambito domestico e 56 quelli addebitati a contatti stretti di casi positivi, mentre per 29 casi la positività è stata accertata partendo dai sintomi, che hanno suggerito la necessità di un tampone. Il resto della casistica, nell’ultima tornata di casi accertati, riguarda 5 rientri dall’estero (Perù e Bangladesh), 10 casi registrati in ambito lavorativo, 8 relativi a contatti in ambiente di vita o divertimento, 6 nel setting assistenziale, 12 in quello scolastico-formativo e 2 casi riscontrati nello screening in ambito sanitario. Di altri 35 casi è più difficile risalire subito alla fonte del contagio e si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.

Montando a un ritmo così sostenuto, l’ondata autunnale dell’epidemia da Coronavirs continua ad aumentare la sua pressione sul sistema sanitario. Ieri i ricoveri totali per Covid-19 sono saliti da 227 a 253 (+26 rispetto a domenica) ma quel che più preoccupa è l’aumento dei casi catalogati come stato clinico “severo”, che porta cioè al ricovero in terapia intensiva o semi intensiva. I ricoveri in rianimazione sono rimasti stabili a 26, ma continuano ad aumentare i pazienti in semi-intensiva, con polmoniti gravi, passati in 24 ore da 26 a 40, dopo che già domenica avevano avuto un’impennata da +20. I pazienti più gravi, sommando quelli nelle terapie intensive a quelli in area di semi-intensiva sono saliti a 66. Una settimana fa erano 17 (16 in intensiva, uno in semi), all’inizio di ottobre soltanto 6, tutti in rianimazione.

Un ritmo che conferma le proiezioni contenute nell’ultimo report dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, secondo cui il primo novembre potrebbero esserci negli ospedali marchigiani circa 340 pazienti Covid (700 entro dicembre) e già a metà novembre potrebbero servire 50-55 posti letto di terapia intensiva.
Non riesce a reggere quest’andatura il trend dei dimessi e guariti, saliti ieri a 6.752 (+41) mentre i marchigiani positivi in isolamento domiciliare, che non necessitano di ricovero ospedaliero, sono saliti a 3.669 (+170). In costante crescita anche le quarantene fiduciarie dopo contatti ravvicinati con soggetti positivi, balzate ieri a 7.871, con un +578 in 24 ore. 

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