Pandemia, dalla Regione Marche altri 6 milioni per i premi ai sanitari: «Fondi Ue riprogrammati»

Pandemia, dalla Regione altri 6 milioni per i premi ai sanitari: «Fondi Ue riprogrammati»
Pandemia, dalla Regione altri 6 milioni per i premi ai sanitari: «Fondi Ue riprogrammati»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 24 Giugno 2021, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 16:27

ANCONA - Poco meno di 12 milioni di euro per finanziare le premialità al personale sanitario direttamente coinvolto nel contrasto all’emergenza Covid. Dopo le polemiche che avevano investito la precedente amministrazione, la Regione Marche ha destinato parte delle risorse europee Fse 2014/2020 per le prestazioni “extra” richieste al fine di arginare lo tsunami che si stava abbattendo sulle strutture ospedaliere, con un tour de force iniziato nel marzo 2020 e non ancora arrivato al traguardo.

L’attività istruttoria condotta con le aziende del Servizio sanitario regionale, a partire dallo scorso mese di aprile, ha consentito di individuare e quantificare le spese del personale sanitario (straordinari, indennità e premi) che potevano essere rendicontati sui fondi comunitari.

La situazione

Tracciato il perimetro, lo scorso 7 giugno Palazzo Raffaello ha dato disco verde alla delibera 721 con cui venivano approvati gli accordi con gli enti del Ssr, effettuando il riparto delle risorse fino alla concorrenza dell’importo della prima tranche di fondi Fse pari a 5,75 milioni di euro (3.849.116 euro per l’Asur, 1.150.339 euro per gli Ospedali Riuniti di Ancona, 465.126 euro per l’azienda ospedaliera di Pesaro Marche Nord, e 285.419 euro per l’Inrca). Cifra a cui, con una seconda delibera datata 21 giugno – la numero 777 – è stata aggiunta l’ulteriore somma di 6,1 milioni, per i quali occorrerà a breve sottoscrivere gli accordi con gli Enti. Nello specifico, questa nuova tranche prevede trasferimenti all’Asur per 3.714.235 euro, all’azienda ospedaliera di Torrette per 1.454.692 euro, mentre a quella di Marche Nord 580.101 euro.

Chiude l’elenco l’Inrca di Ancona, cui spettano risorse per 355.972 euro. Sono ricomprese le spese addizionali sostenute dalle strutture sanitarie per straordinari e bonus, e riconoscimenti per prestazioni della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie. Ammissibili anche i premi corrisposti al proprio personale dagli Enti del Ssr. La misura delle somme forfettarie è stata definita sulla base delle tariffe stabilite dal Contratto nazionale del lavoro del Comparto sanità, sottoscritto il 21 maggio 2018. Nello specifico, 6,88 euro al giorno per l’indennità di malattia infettiva; 5,51 euro al giorno per quella di terapia intensiva o sub-intensiva; 1,37 euro al giorno per le indennità di malattia infettiva riconosciute al personale ausiliario specializzato ed agli operatori tecnici addetti all’assistenza. 

Le fasi in atto

«La riprogrammazione del Por Fse si è svolta in due fasi e si è conclusa in questi giorni - spiega l’assessore al Bilancio Guido Castelli -. La prima fase, negoziata con la Commissione europea e terminata con l’approvazione della riprogrammazione del Por da parte del Consiglio regionale, si è realizzata nel corso del 2020 e ha riguardato una disponibilità di 5,75 milioni di euro. La seconda fase, finalizzata a rendere disponibili ulteriori risorse per 6,1 milioni di euro, è stata più importante e ha comportato la necessità di un negoziato articolato con la Ue, che ha approvato la modifica del Por con decisione della Commissione del 2 giugno scorso. In contemporanea - prosegue il titolare della delega – è stata ottenuta anche l’approvazione da parte del Consiglio regionale della seconda riprogrammazione, con la deliberazione amministrativa dell’8 giugno».

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