Meno 40% di casi in una settimana: le Marche in zona bianca Covid da lunedì

Meno 40% di casi in una settimana: le Marche in zona bianca Covid da lunedì
Meno 40% di casi in una settimana: le Marche in zona bianca Covid da lunedì
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 15 Giugno 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:15

ANCONA - L’epidemia ha riavvolto il nastro fino all’inizio di ottobre, quando ancora non sapevamo che sarebbero arrivate le tremende ondate di autunno-inverno e nessuno era stato ancora vaccinato. Con il report di ieri (appena tre nuovi casi positivi su 200 persone sottoposte al test molecolare per diagnosi) le Marche chiudono la settimana 7-13 giugno a 274 positivi, con un’incidenza di 18,2 casi ogni 100mila abitanti, inferiore alla media nazionale che è intorno a 20. Una circolazione virale così bassa non si registrava dalla prima settimana di ottobre a conferma di un trend che ormai consente di vedere il traguardo della zona bianca per lunedì prossimo, senza alcun rischio di inciampare proprio in dirittura d’arrivo. 

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Il monitoraggio

Le Marche dovranno arrivare al monitoraggio di venerdì prossimo della Cabina di Regia con un’incidenza di casi per la terza settimana consecutiva inferiore a 50 ogni 100mila residenti, come richiesto per l’accesso nella fascia con minori restrizioni.

Per la nostra Regione, che ha poco più di un milione e mezzo di abitanti, significa non superare i 750 nuovi positivi nei sette giorni di monitoraggio. Nell’ultima settimana le Marche hanno fatturato poco più di un terzo di questo “budget” e anche se mancano ancora tre giorni di monitoraggio (il report si chiude con i dati del giovedì) siamo al riparo da qualsiasi improvvisa impennata, nonostante le incognite legate alla circolazione di varianti capaci di aumentare l’indice di trasmissibilità Rt. A partire da quella indiana, che sta spaventando la Gran Bretagna, una mutazione del virus arrivata ormai alle porte della nostra regione, con i casi accertati la scorsa settimana anche nella vicina Umbria.

Curva piatta

Ma la situazione per ora resta da curva piatta. Tra venerdì e ieri (primi quattro giorni del monitoraggio) le Marche hanno avuto in tutto 113 casi, nei prossimi tre per sforare la soglia di incidenza di 50 dovrebbe contarne in media 213 al giorno, mentre il trend dell’ultima settimana è stato inferiore a 40 casi. Insomma, lunedì prossimo anche le Marche saranno in zona bianca, con restrizioni minime, senza coprifuoco (che comunque sarebbe stato tolto in tutta Italia proprio dal 21 giugno) e con le tavolate nei ristoranti all’aperto senza limiti di commensali. Certo, pur in un quadro di regressione generalizzata dell’epidemia (-40% dei casi nelle Marche rispetto alla settimana precedente) la diffusione virale continua ad essere difforme sul territorio. Se fino a una settimana fa le province più calde erano state Pesaro Urbino e Ascoli, adesso è nel Maceratese che l’epidemia stenta di più a raffreddarsi, anche per la presenza di focolai, come quello divampato nel centro di accoglienza di Loro Piceno. Al netto del quasi nulla di fatto dei test domenicali, un dato giornaliero che risente del numero esiguo di tamponi, la provincia di Macerata (ieri a zero) nei tre giorni precedenti aveva registrato il 40% del totale dei casi dell’intera regione (43 su 110) ed era in risalita del 33% rispetto ai suoi tre giorni precedenti. L’incidenza dei casi per 100mila abitanti era risalita a 28, quasi il triplo di Ancona (10), prima di scendere ieri di un paio di punti. Resta tranquillizzante la situazione negli ospedali, dove il report di ieri segnalava un dato stazionario sia nei ricoveri totali per il virus (61) sia nei casi da terapia intensiva (9). La saturazione per Covid dei posti totali è scesa a livelli più che sostenibili sia in area medica (5%) sia in terapia intensiva (4%). E continua ad appiattirsi anche la curva dei decessi. Con il nuovo caso registrato ieri (una paziente di 81 anni di Falerone morta all’ospedale di Fermo) nell’ultima settimana ci sono state 2 vittime (che portano il totale a 3.026) mentre la settimana precedente erano stati sei.

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