Marche con numeri da arancione, ma il Super Green Pass spazza via i colori: nessuna restrizione per vaccinati e guariti

Marche con numeri da arancione, ma il Super Green Pass spazza via i colori: nessuna restrizione per vaccinati e guariti
Marche con numeri da arancione, ma il Super Green Pass spazza via i colori: nessuna restrizione per vaccinati e guariti
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 15:39

ANCONA - Più di nove marchigiani su dieci, quelli in possesso di Green pass rafforzato per vaccinazione o guarigione recente, non avranno nulla da temere guardando la mappa multicolor dell’Italia che si aggiorna dopo il monitoraggio del venerdì. Anche nell’ipotesi di restrizioni più severe, quelle da zona rossa (scenario per altro lontanissimo dall’attuale situazione epidemiologica) non avranno alcuna ripercussione nella loro routine quotidiana.

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Così ha deciso il Governo nel nuovo decreto che entrerà in vigore dalla prossima settimana, mantenendo il sistema di restrizioni a quattro colori ma unificando le regole della zona rossa a quelle della gialla e arancione per chi ha ricevuto le somministrazioni di siero anti-Covid o ha un certificato di guarigione da meno di sei mesi.

Il nuovo scenario

La fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e gli spostamenti, limitati o sospesi in caso di restrizioni anche da zona rossa, nel nuovo scenario, saranno consentiti esclusivamente a chi ha il Super Green Pass e non quello base da tampone. Come accade già ora in zona gialla e arancione, anche in zona rossa i divieti varrebbero soltanto per chi non ha il green pass rafforzato. 
Molti governatori chiedevano da settimane e si aspettavano, dopo le aperture del ministero della Salute, l’abolizione dell’attuale sistema a colori per definire le misure anti-Covid da applicare nelle Regioni e province autonome.

Tra questi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ieri mattina, intervistato da Radio anch’io, sulla prima rete radiofonica Rai, non ha nascosto la sua delusione, ricordando che anche in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica i governatori «si erano riuniti per chiedere un allentamento delle misure e dei colori, per adeguare la fase pandemica alla situazione oggettiva. Mi sembra che le misure che abbiamo chiesto non siano state recepite dal governo». «È una fase pandemica particolare, sicuramente dobbiamo tenere alta l’attenzione» ha sottolineato Acquaroli, ma si rischia di «estrapolare le misure dalla realtà, tra l’altro ingenerando crisi economica e paura».

Verso la normalità

E proprio nella settimana in cui è atteso il nuovo decreto, che apre la strada a un rientro alla normalità per tutta l’Italia, le Marche dovrebbero entrare da lunedì in zona arancione, anche se l’ultima parola spetta oggi al ministero della Salute. I dati di ieri, che confluiranno nel report odierno della cabina di regia, segnalano il superamento di tutti e tre i parametri previsti per il cambio di colore dal giallo all’arancione. Oltre all’incidenza dei contagi, che comunque sta diminuendo da otto giorni (ieri è scesa a 2.128 casi settimanali ogni 100mila abitanti, -20% rispetto a 7 giorni fa) anche la saturazione per Covid dei reparti ospedalieri ha oltrepassato le soglie limite: siamo al 21,5% in terapia intensiva (55 ricoverati, -3 nell’ultimo giorno) e al 33,3% in area medica (340, +6). Stenta a scendere il numero dei decessi (ieri 9) una curva che procede in ritardo di 3-4 settimane rispetto a quella dei contagi.
Che impatto avrà l’eventuale cambiamento cromatico? Per la stragrande maggioranza dei marchigiani muniti di Super Green pass il passaggio in zona arancione non avrebbe alcuna conseguenza pratica nella routine quotidiana. Per chi non è vaccinato (o guarito da meno di sei mesi) il passaggio in arancione comporta invece, oltre a tutte le altre restrizioni previste in zona gialla, altri limiti alla libertà di spostamento. Senza Green pass, anche base, in zona arancione sono consentiti gli spostamenti fuori dal proprio Comune con un proprio mezzo (con autocertificazione) solo per “lavoro, necessità, salute o per servizi non presenti nel comune”. Al di fuori di questi casi i non vaccinati potrebbero uscire dal Comune, ma solo con tampone negativo, e sempre con un mezzo proprio. 

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