Il balzo dei positivi al Covid spinge anche i ricoveri nelle Marche, ma si svuotano le terapie intensive

Il balzo dei positivi al Covid spinge anche i ricoveri nelle Marche, ma si svuotano le terapie intensive
Il balzo dei positivi al Covid spinge anche i ricoveri nelle Marche, ma si svuotano le terapie intensive
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 22 Marzo 2022, 09:49

ANCONA - Continua a salire la curva dei contagi nelle Marche (+47% nell’ultima settimana) crescono i ricoveri per Covid nei reparti ordinari (ieri da 195 a 213), ma il carico dell’epidemia sulle terapie intensive scende ai minimi storici, con un’occupazione dei posti letto totale ieri inferiore al 2%.

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Purtroppo potrà aver contribuito al calo di ieri dei ricoveri per Covid in rianimazione (da 7 a 5) anche il numero elevato di decessi, otto pazienti tra i 77 e gli 89 anni, che erano comunque quasi tutti ricoverati tra reparti ordinari ed Rsa. Ma il trend degli ultimi giorni vede ancora un disallineamento tra la curva dei nuovi casi positivi - in rialzo ormai dal 5 marzo - e quella dei ricoveri per le forme più gravi di malattia, che richiedono terapie intensive. 
Con 1.055 nuovi positivi annotati nel bollettino di ieri, relativo come sempre al giorno prima, dunque un festivo, l’incidenza settimanale dei contagi nelle Marche è salita ieri a 1.162,7 casi ogni 100mila residenti, valore comunque inferiore alla media italiana.

Questo trend in decisa risalita cade proprio nel mentre, da ieri, le Marche sono tornate in zona bianca, come non capitava dalla settimana prima di Natale nell’attuale sistema di monitoraggio a colori, destinato ad essere accantonato già da inizio aprile.

Effetto Omicron

Ma nonostante l’impennata di contagi alimentata da Omicron e dalle sue sottovarianti, i parametri ospedalieri restano, almeno per ora, su livelli tali da non stressare il sistema sanitario marchigiano. In area medica l’occupazione dei posti letto totale è al 20,8%, mentre in terapia intensiva siamo all’1,9%, con appena 5 ricoveri: livelli così bassi non si vedevano dal 7 agosto scorso. Un anno fa come ieri, al picco della terza ondata, nell’era prima dei vaccini, nelle Marche (pur con una circolazione virale tre volte inferiore a quella attuale) c’erano 146 pazienti Covid in terapia intensiva, il 61% dei posti totali, mentre la saturazione in area medica era al 65%. Certo preoccupa il diffondersi di focolai in diverse case di riposo della regione, ma la copertura vaccinale degli over 80 marchigiani (88,1% con il booster, solo il 2% senza alcuna dose) fa sperare che non si ripetano i disastri delle precedenti ondate, quando il virus seminava morte nelle residenze protette. Alla casa di riposo di Jesi, dove ieri risultavano positivi 54 ospiti e 18 operatori sociosanitari, gli anziani contagiati, secondo una nota diffusa dall’Asp 9 «sono in buone condizioni di salute e solo per tre di essi è stato previsto il ricovero: uno in ospedale nel reparto Covid, gli altri due in Rsa».

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