Otello Gregorini, lei è segretario Cna Marche: è iniziato il pressing sul governo per anticipare la riapertura del Paese già dal 20 aprile. Cosa ne pensa?
«Sarebbe un’ipotesi auspicabile se la campagna vaccinale andasse come il commissario straordinario aveva promesso. Mi pare invece che le dosi, invece di aumentare, stiano scarseggiando».
Fondamentale riaprire in sicurezza e non solo rispettando i protocolli in zona gialla.
«Penso che dovremmo riaprire quando avremo la certezza che non saremo costretti a chiudere dopo due settimane. Da un anno viviamo sulle montagne russe: possiamo resistere fino alla fine del mese, avendo poi la sicurezza di tornare a lavorare senza ulteriori stop».
I vostri associati?
«Sono disperati.
Quindi: importante riaprire, ma...
«Va fatto con una certa sicurezza. Ecco perchè la campagna vaccinale è strategica: occorre accelerare con la profilassi, invece ad oggi mi sembra che le dosi continuino a scarseggiare nonostante le promesse».
A maggio riparte anche la stagione turistica.
«E sono molto preoccupato. Le Marche non possono permettersi di perdere la stagione estiva, sarebbe una sciagura. Per questo dico: siamo in grado di accettare ancora due settimane di restrizioni a patto che la vaccinazione proceda spedita e che una volta riaperte, le attività non siano costrette a chiudere nuovamente per Covid