Marche, martedì arriva la pillola anti Covid per potenziare le cure a domicilio. La Regione avvia una task force per la scuola

Un tampone in un drive throu
Un tampone in un drive throu
di Maria Teresa Bianciardi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Dicembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 09:05

ANCONA - La notizia arriva nell’ultima giunta regionale del 2021: per potenziare le cure a domicilio, martedì nelle Marche arriverà la pillola anti Covid Molnupiravir, l’antivirale della Merck il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Contestualmente si potrà impiegare per i pazienti positivi non ricoverati anche un farmaco finora esclusivamente ospedaliero come il Remdesivir.

L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha accelerato l’iter appena saputo che l’Aifa - Agenzia italiana del farmaco - ha comunicato la decisione del Cts di autorizzare due antivirali per la malattia lieve-moderata di recente insorgenza «e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid grave».

 
Il piano
L’obiettivo è potenziare le cure domiciliari: «È stato anche avviato l’acquisto di macchine portatili per i test molecolari da dare in uso alle Usca, ai distretti e ai medici di medicina generale - ha sottolineato Saltamartini -.

Un altro tema nevralgico è quello della riapertura delle scuole in sicurezza, con un sistema di tamponi che garantisca la didattica in presenza e la tutela dei docenti».

La Regione sta lavorando per fare tamponi antigenici di ultima generazione ai bambini nella fascia 5-11 perché al momento solo 4 mila su 92 mila sono vaccinati, «tamponi che sono destinati solo ai sintomatici o ai contatti di positivi. Inoltre l’iniziativa intrapresa dalla Regione di potenziare i sistemi di ventilazione nelle aule - nata come progetto pilota in collaborazione con gli assessori Latini e Baldelli - per la purificazione dell’aria nelle classi, si è rivelata molto utile, azzerando quasi totalmente i casi Covid dove si è potuto prevederla con le risorse che avevamo stanziato e su cui continueremo a investire».

Una vera e propria task force per riaprire le scuole il 7 gennaio in sicurezza, mentre il governo sta ragionando anche sull’ipotesi di azzerare le quarantene agli studenti vaccinati, introducendo l’autosorveglianza con tampone finale per le scuole primarie e secondarie e nel caso di due studenti risultati positivi in una classe. 


I gradi di isolamento
Intanto le nuove regole sulle quarantene entreranno in vigore nel giro di poche ore, quando avverrà la pubblicazione dell’ultimo decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Dal 10 gennaio invece scatterà l’estensione del Super Green pass nella vita sociale e per il tempo libero che di fatto sancisce una sorta di lockdown per le persone che ancora non hanno effettuato la vaccinazione anti Covid. Senza certificato verde rafforzato non si potrà più andare al ristorante all’aperto, nelle strutture ricettive, alla fiere, in piscina, nei centri termali e alle feste dopo le cerimonie civili e religiose. Il Governo nel frattempo pensa al prossimo provvedimento, il primo del 2022 che sancirebbe la stretta definitiva ai No vax: l’ulteriore estensione del Super green pass al mondo del lavoro. La nuova legge, su cui si ragiona nonostante le fumate nere negli ultimi due Cdm, sarebbe nuovamente discussa in un Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato il 5 gennaio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA