Marche, la curva dell'epidemia Covid in altalena. Arrivano i giorni chiave per l’effetto Ferragosto

La palazzina delle Malattie infettive all'ospedale di Macerata
La palazzina delle Malattie infettive all'ospedale di Macerata
di Andrea Taffi
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Lunedì 23 Agosto 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:24

ANCONA - Sette giorni pieni nel calendario tra oggi e Ferragosto. Un termine più che congruo per valutare se e quali sono stati gli effetti delle feste sul litorale nel giorno dell’Assunta, l’ultimo spauracchio dell’estate dopo che i focolai si sono moltiplicati ad agosto.

A un mese scarso dalla ripartenza delle scuole il dato è cruciale per iniziare a scrutare nel tempo d’autunno all’incrocio tra la possibile quarta ondata e la ripartenza delle scuole. Il termometro segna tempo instabile: se a Macerata bisogna riaprire la palazzina Malattie Infettive l’andamento generale dei contagi nella giornata di ieri ha consegnato un report meno rampante dei giorni scorsi: 140 nuovi positivi. 

Dal ministro Garavaglia spiragli alle disco, nelle Marche ha annunciato quando potrebbero riaprire

 

I dati omologhi di periodo 
Ma sono i dati omologhi di periodo che dicono di più: nelle tre settimane di agosto ci sono valori quasi identici.

La prima settimana ha avuto 1187 nuovi positivi e da 35 ricoveri è passata a 51. La seconda settimana invece si è fermata a quota 1129 contagi chiudendo il giorno di Ferragosto a 45 pazienti nelle strutture sanitarie. Infine, la terza, quella appena conclusa, racconta di 1077 nuovi positivi con un passaggio da 45 ricoverati a 55.

Se i dati generali delle ospedalizzazioni non segnano aumenti marcatissimi, in realtà, disaggregando i dati, l’ultima settimana ha fatto segnare un balzo in avanti per quanto riguarda i pazienti nelle terapie intensive: da 6 le Marche ora contano 10 persone in rianimazione e così la soglia di occupazione si avvicina al 5%.

L’altro dato interessante, invece e per contro, viene dalla incidenza su 100mila abitanti. Il 2 agosto le Marche erano a 55 ,7 per 100mila abitanti. 


La settimana peggiore
La settimana peggiore è stata la seconda con il dato che ha oscillato nella forchetta 75-77 con punte anche a 79. La settimana che si è appena chiusa invece ha fatto registrare una lieve flessione (ieri dato a 71, miglior quota degli ultimi 17 giorni).

Con l’aumento dei contagi tuttavia torna a rallentarsi l’attività dei pronto soccorso: se ai primi di agosto non c’erano praticamente attese per i pazienti Covid, nella giornata di ieri è stato segnato il punto più alto di agosto: 21 pazienti in attesa.

Riassumendo: quasi il doppio di degenti in rianimazione rispetto a sette giorni fa, il 20% in più di ricoveri in generale e un tasso di incidenza in lieve flessione. L’altro fronte, quello dei vaccini è in mezzo al guado, dove esattamente si temeva di essere un mese fa, quando si decise in fretta e furia di lanciare i camper per le aree interne e per le zone più affollate della movida.

I numeri dicono di 1 milione e 24mila persone vaccinate con una dose (75% del target), mentre 863mila marchigiani hanno ricevuto il ciclo completo (63%). Insomma siamo lontani dal tetto dell’80% che avrebbe significato l’immunità di gregge.

E dal punto di vista della prevenzione resta Macerata la provincia più preoccupante: il 68% scarso ha la prima dose mentre il 55 ha il ciclo completo. Un andamento pericoloso che nei giorni scorsi ha visto accoppiarsi un numero più invasivo di positivi.

«Nelle Marche - ha commentato ieri il governatore Acquaroli - c’è un numero di contagi importante, ma gli ospedali e le terapie intensive riescono a resistere, anche segno di un effetto che si sta facendo sentire della campagna vaccinale, ma anche delle attenzioni che stanno mettendo in atto nelle pubbliche attività nelle piazze, tra tanti cittadini e operatori economici».

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