Tesoretto di 43 milioni per proteggere la costa dalla furia delle onde. Le cinque macroaree di intervento

Tesoretto di 43 milioni per proteggere la costa dalla furia delle onde. Le cinque macroaree di intervento
Tesoretto di 43 milioni per proteggere la costa dalla furia delle onde. Le cinque macroaree di intervento
di Martina Marinangeli
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Sabato 2 Aprile 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 14:34

ANCONA Un pacchetto da 43 milioni per difendere la costa marchigiana. Il litorale delle 16 Bandiere blu ormai sempre più spesso sfregiato dalle mareggiate e vessato dalle forti raffiche di vento, combatte da sempre la sua personale battaglia contro l’erosione ed i danni del maltempo, che hanno messo in ginocchio più di un’attività balneare negli anni. Per invertire la rotta, la Regione Marche ha messo in campo un plafond non indifferente, attingendo da due linee di finanziamento: 15 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e 28 dal Por Fesr declinato dalla programmazione europea 2021/2027. Un tesoretto che permetterà di intervenire sulle criticità croniche disseminate lungo tutto il litorale. 

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Le risorse
Le risorse saranno destinate, per lo più, alla realizzazione di nuove scogliere e a ripascimenti. «Questa è la mia proposta – spiega l’assessore competente Stefano Aguzzi –, ma nello specifico degli interventi potrebbero esserci ancora delle modifiche.

Nel caso dei 15 milioni del Pnrr, infatti, i progetti vanno vagliati dal ministero mentre per quanto riguarda le azioni ricomprese nel Por Fesr, serve l’approvazione del Consiglio regionale. In ogni caso, si tratta in larga parte di scogliere e ripascimenti, dunque interventi strutturali, non “occasionali”, nelle zone di maggior esigenza del territorio. Con queste risorse, riusciremo finalmente a dare risposte importanti alle criticità storicizzate della nostra regione». E quali siano le zone critiche della costa marchigiana è cosa purtroppo ben nota. Nei mesi scorsi, la Regione aveva individuato cinque macro aree di intervento a Fano, Marotta, Porto Potenza Picena, Pedaso e San Benedetto del Tronto, dove l’Oasi della Sentina è in riva al mare e rischia di essere erosa, e per questo necessita di un intervento di difesa della costa ad hoc. Tratti particolarmente esposti, ma all’interno del pacchetto da 43 milioni di euro potrebbero rientrare anche altre zone lungo i 176 chilometri di litorale. Interventi che andrebbero ad aggiungersi a quelli già finanziati o in corso di realizzazione nei segmenti di spiaggia più critici della regione, a partire da Marina di Montemarciano – per la quale già nel 2018 sono stati stanziati 12 milioni di euro per la realizzazione di nuove scogliere –, Scossicci a Porto Recanati, ed alcuni tratti di Porto Sant’Elpidio. 


La graduatoria
Nell’attesa che arrivino i finanziamenti da Bruxelles, sempre su proposta dell’assessore Aguzzi, la giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di 2,167 milioni per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza del territorio a rischio costiero ed è stata stilata la graduatoria con gli otto Comuni costieri ammessi al finanziamento: si tratta di Montemarciano, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Mondolfo, Grottammare e Porto Recanati. Riceveranno dunque il contributo regionale per effettuare gli interventi. «I Comuni interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico legati al rischio costiero – sottolinea il titolare della delega alla Difesa della costa – possono così effettuare interventi significativi e attesi: la manutenzione delle opere di difesa della costa riveste un ruolo fondamentale per queste realtà e richiede un impegno economico finanziario notevole e costante. I comuni interessati cofinanzieranno gli interventi per una quota pari ad almeno il 30% della somma richiesta e hanno già a disposizione il progetto definitivo o esecutivo dell’intervento da realizzare. Eventuali economie risultanti dalla realizzazione dell’intervento ammesso a contributo potranno essere utilizzate dallo stesso Comune per ulteriori investimenti per le medesime finalità, previa autorizzazione di Palazzo Raffaello e purché la spesa sia comunque rendicontata entro l’anno di competenza 2023. «Per la Regione la difesa della costa è una delle priorità perché ha ricadute, oltre che sull’aspetto ambientale, anche su quello economico (si pensi al turismo balneare). È necessario investire sulla prevenzione ed intervenire costantemente sul territorio – fa notare Aguzzi – al fine di prevenire eventuali danni ambientali dovuti alle mutate condizioni climatiche, cercando di valorizzare sempre di più le nostre stupende coste. È mia intenzione proseguire l’impegno in tal senso, reperendo altre risorse tramite il Pnrr».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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