Tamponi a scuola, cambio di rotta: «Prof e alunni, venite quando volete». Il grande sprint per riaprire lunedì

Tamponi a scuola, l’inversione a U: «Prof e alunni, venite quando volete». Il grande sprint per riaprire lunedì
Tamponi a scuola, l’inversione a U: «Prof e alunni, venite quando volete». Il grande sprint per riaprire lunedì
di Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Gennaio 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 10:46

ANCONA - Cambio. Dietrofront. Se martedì scorso in consiglio regionale la linea trasmessa all’assemblea era niente tamponi antigenici rapidi per studenti e docenti (dopo la proposta di Ricci), ora la Regione apre urbi et orbi e mette a disposizione di prof e ragazzi tamponi rapidi da fare «anche senza prenotazione». Dice proprio così l’assessore Saltamartini e Acquaroli conferma nella conferenza stampa di ieri pomeriggio a palazzo Raffaello. 

LEGGI ANCHE:

Coronavirus e scuola: nelle Marche 174 focolai tra i banchi in quattro mesi di lezioni


Tutto porta alla crociata che le Marche hanno lanciato per riaprire le lezioni in presenza per gli studenti delle superiori con una settimana di anticipo: il 25 gennaio.

Per domani è prevista una riunione del tavolo con mondo della scuola e associazioni, convocato dall’assessore Giorgia Latini ha annunciato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, spiegando che la decisione di rinviare al primo febbraio «era legata ai dati preoccupanti di inizio gennaio, soprattutto al numero dei positivi sintomatici». Una spiegazione che a suo tempo aveva scatenato le critiche delle opposizioni, quando lo stesso Acquaroli si era lamentato delle Marche collocate in zona arancione »anche se avevamo i dati per stare in zona gialla». 


Comunque ora, secondo il governatore, i dati sono migliorati per il numero dei positivi sintomatici e »con Rt sotto uno«. Se si riesce a mantenere sotto controllo la situazione degli ospedali, si può valutare la riapertura: per domani appunto ci dovrebbe essere un quadro più chiaro. Intanto la Giunta ha varato un pacchetto di misure a garanzia della sicurezza nella scuola: l’acquisto di impianti per l’aerazione e la ventilazione delle aule e un investimento di circa 5 milioni di euro di risorse europee per dispositivi di sanificazione dei locali (3 milioni di euro) e per l’acquisto di strumenti informatici per studenti bisognosi (2 milioni). Tutto materiale che comunque difficilmente sarà disponibile per lunedì prossimo. Gli assessori Giorgia Latini e Francesco Baldelli comunque si sono impegnati ad accelerare al massimo i tempi delle procedure, lamentando il fatto di avere dovuto «sostituirsi al Governo» che ha preferito spendere per i banchi a rotelle. 


Si chiedono dettagli più precisi per i tempi dell’operazione. «Nell’arco di dieci giorni - risponde l’assessore all’Edilizia scolastica, Baldelli - raccoglieremo le adesioni di province e comuni e poi faremo il bando. In base alle adesioni troveremo tutti i soldi necessari». Non è del tutto chiaro anche quale sia la riorganizzazione dei trasporti pubblici, uno dei punti più complessi del ritorno a scuola degli studenti. Studenti ai quali, insieme ai docenti e al personale scolastico, si apre ora la possibilità di partecipare allo screening di massa sulla popolazione con tampone antigenico rapido, senza prenotazione e senza risiedere nei Comuni dove vengono tuttora effettuati i test. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA