Risse e spaccio, sos bulli, l'allarme del pg Sottani: «La criminalità minorile è diventata inquietante»

Il pg Sottani lancia anche l’allarme delle morti sul lavoro che sono aumentate del 138%
Il pg Sottani lancia anche l’allarme delle morti sul lavoro che sono aumentate del 138%
di Federica Serfilippi
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Sabato 30 Gennaio 2021, 06:55

ANCONA - «A causa dell’emergenza Covid, la trattazione delle udienze penali ha subito una contrattura superiore al 30%. Per il civile, non si arriva neanche al 10% ». Così il presidente della Corte d’Appello di Ancona Luigi Catelli in merito all’impatto della pandemia sul mondo giustizia alla vigilia della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Le celebrazioni, quest’anno in forma ridotta per l’emergenza sanitaria, si terranno questa mattina nell’aula della Corte d’Assise del tribunale dorico e per la prima volta saranno visibili in streaming. 

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«È importante che la giustizia dia conto – ha detto Catelli – di come il Covid abbia impattato sul funzionamento degli uffici giudiziari.

In un primo momento c’è stata la percezione di un blocco, ed effettivamente così è stato nel periodo compreso tra il 9 marzo l’11 maggio 2020 sia per le udienze civili e penali, eccezion fatta solo per alcuni procedimenti. Ci sono stati momenti di disorientamento, poi si è avuta una reazione concreta e fruttuosa. Nella seconda fase, le udienze sono riprese a una doppia velocità: il civile si è potuto giovare del processo telematico» e dunque le pendenze non hanno raggiunto numeri poderosi. «Non altrettanto – ha continuato il presidente della Corte – si è verificato nel settore penale, dove si è scontata un’evidente arretratezza tecnologia che ha imposto un’affannosa e impetuosa accelerazione, con molti strappi e disomogeneità, per garantire margini accettabili di funzionalità dei nuovi strumenti informatici resi disponibili. Nel complesso, ne è derivato un inevitabile rallentamento nella produttività degli uffici». 


Nonostante l’emergenza, ha ricordato Catelli, si sono comunque definiti due procedimenti di prim’ordine: il processo alla banda di rapinatori della Bassa Modenese accusata di aver causato la calca infernale all’interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo l’8 dicembre 2018 e la causa d’appello per l’omicidio di Pamela Mastropietro, terminata con la conferma della condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale. Sul rallentamento legato allo svolgimento delle udienze, soprattutto penali, deve aver pesato anche una carenza ormai cronica: quella legata al personale amministrativo degli uffici del distretto.


Tale personale, come ha ricordato il procuratore generale Sergio Sottani «rappresenta la componente fondamentale per la tenuta del sistema, ma nonostante le recenti assunzioni, la situazione al 30 giugno 2020 degli uffici requirenti risulta fortemente critica sia in relazione alla percentuale complessiva di scopertura, pari al 25%, che in considerazione degli ulteriori numerosi pensionamenti previsti quest’anno». Tra gli uffici più penalizzati, quelli della procura generale e della procura di Ancona, dove manca anche il dirigente amministrativo. Capitolo reati nel periodo compreso tra il primo luglio 2019 e il 30 giugno 2020: quelli contro il patrimonio hanno subito una diminuzione del 24%, i furti in abitazione hanno avuto una flessione del 37%. In aumento i reati commessi sul web (+80%) e le contestazioni legate all’indebita erogazione di fondi statali: la dilatazione rispetto al periodo 2018-2019 è del 63%. In quest’ultima fattispecie rientrano soprattutto i contributi chiesti nel post sisma per l’autonoma sistemazione, passati sotto la lente della procura di Macerata. Stabili i reati delle violenze di genere, con un accrescimento del 49% legato solo ai maltrattamenti in famiglia e probabilmente alle maggiori denunce pervenute grazie all’entrata in vigore nel luglio 2019 del Codice Rosso.


Il dottor Sottani ha definito «inquietanti» i dati relativi alle morti sul lavoro: i fascicoli aperti per omicidio colposo per infortuni mortali sono passati da 8 a 19 (+138%), mentre quelli per lesioni colpose sono aumentati del 13%. «Appare inquietante – ha detto il procuratore – la situazione della criminalità minorile, espressione di un disagio che da anni investe la regione. Risse, consumo e spaccio di stupefacenti, reati contro le persone con autori minorenni sono segnali di una società malata che deve trovare al più presto degli anticorpi sociali e culturali, ancora prima che repressivi». 

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