ANCONA - Non delude i commercianti il lungo ponte dell’Immacolata. A fare da magnete nei piccoli borghi l’accensione delle luminarie pubbliche, la ricca offerta di eventi e laboratori natalizi, i mercatini di artigianato artistico e prodotti tipici e l’appeal delle vetrine vestite a festa. Le famiglie marchigiane escono, si divertono, comprano alla pari di tante altre famiglie italiane e questo perché rientra nella bella “bolla emozionale” che anima l’intero Paese. Dopo due anni di chiusura e di timori, vince il desiderio di star insieme e di ritornare al clima delle feste pre Covid e questa voglia è assecondata da un’altra davvero eclatante dinamica positiva.
I dati
A novembre, secondo l’Istat, il clima di fiducia del consumatore ha registrato un +8% che l’Ufficio Studi della Confcommercio stima addirittura ad un +8,9% e prevede che ogni famiglia, forte della tredicesima, farà una spesa media di 1532 euro.
L’esempio
L’organizzazione prevede che l’evento, entro il 6 gennaio, movimenterà oltre 300mila persone ed accoglieranno 230 pullman. «Creiamo un volano economico che non si esaurisce con il Natale perché spesso le famiglie tornano d’estate». Anche per Sandro Assenti, presidente Confesercenti Marche, da Pesaro fino ad Ascoli si registra molto più movimento ma, tuttavia, dai dati in suo possesso, solo alcuni segmenti del commercio hanno finora registrato con anticipo questo trend positivo. «Si tratta dei settori legati al benessere e in particolare all’elettronica. Mentre per l’abbigliamento, inizia solo adesso ma lascia ben sperare per gli acquisti di Natale». La sua chiave di lettura è che «i consumatori hanno approfittato del cosiddetto Black Friday, insomma dei saldi, per comprare alcuni regali di Natale mentre adesso iniziano a fare acquisti fashion e molto più personali». Un clima di fiducia del consumatore, in ogni caso, che merita di essere supportato. «Le imprese – spiega ancora Polacco – stanno in un momento delicato. Chi ha preso il finanziamento-sostegno nel periodo del Covid adesso si ritrova con le rate da pagare e l’aiuto studiato durante la pandemia è stato del tutto vanificato dalle bollette fuori controllo». Ed annuncia che «su questo punto già stiamo lavorando e come associazione ci teniamo a fare presente alla politica che ha a disposizione più di uno strumento per agevolare questo trend. Dalla proroga delle deroghe ai dehors al credito di imposta».
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