ANCONA - Aumentare il premio latte «o sarà la morte del settore». La Coldiretti Marche chiede a gruppi industriali e cooperative di allinearsi «ai 48 cent al litro come prezzo minimo che Granarolo ha deciso di riconoscere agli allevatori, più Iva a premi». Mentre la Giunta regionale ha aggiornato il prezzario del Psr Marche e incrementa fino al 25% le voci dei costi sostenuti dalle aziende. «Un sostegno immediato agli agricoltori penalizzati dalla crisi in atto» sottolinea il vicepresidente Mirco Carloni.
L’appello
Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche, plaude «alla scelta responsabile del gruppo bolognese in un momento estremamente critico per gli allevamenti bovini visto l’incremento dei costi. Un rischio per un settore che nelle Marche è già in difficoltà da anni e senza il quale sono in pericolo economia, occupazione, conservazione degli ambienti naturali e tenuta delle aree rurali e montane». La Regione nei giorni scorsi ha stimato un 40% di aumento dei costi rispetto al 2020 per gli allevamenti bovini e bufalini da latte. Nella regione si contano oltre 3.200 allevamenti con circa 48mila bovini ma di questi appena il 15% è orientato verso il latte. In 20 anni la produzione di latte si è dimezzata. «L’adeguamento dei compensi – aggiunge Gardoni - è necessario per salvare le stalle sopravvissute, attrici di una produzione che vale 28,5 milioni con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale».
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