Borghi, pievi, rocche e riserve: ecco i dieci luoghi del cuore nel censimento del Fai

In testa alla classifica regionale c’è la pieve di Santo Stefano di Gaifa con la torre Brombolona

Borghi, pievi, rocche e riserve: ecco i dieci luoghi del cuore nel censimento del Fai
Borghi, pievi, rocche e riserve: ecco i dieci luoghi del cuore nel censimento del Fai
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Sabato 11 Febbraio 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 07:50

ANCONA - Che sia una chiesa o un palazzo storico, una torre di guardia o un intero borgo, un promontorio o una riserva naturale, ci sono posti che solo a pensarli regalano emozioni. Sono i luoghi del cuore, che danno il nome alla campagna del Fai sui siti italiani da non dimenticare. Tempo qualche giorno, esattamente giovedì prossimo, sapremo qual è il luogo che scalda più il cuore, sia degli italiani che regione per regione. L’undicesima edizione del Censimento organizzato dal Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si è conclusa il 15 dicembre scorso, ma c’è voluto un po’ di tempo per completare la raccolta dei voti espressi per posta.


Giovedì la proclamazione


In attesa degli ultimi conteggi, c’è però già una classifica provvisoria abbastanza delineata, anche se passibile di modifiche, fino alla proclamazione di giovedì. Nelle Marche il luogo del cuore finora più votato, con 1.884 preferenze, si trova a Canavaccio di Urbino ed è la pieve di Santo Stefano di Gaifa e torre Brombolona, il cui imponente profilo si staglia sulle colline che digradano dai monti delle Cesane. Il luogo del cuore al momento preferito tra i siti marchigiani non è nella parte alta della classifica provvisoria nazionale, veleggiando al 73° posto. E avrà bisogno di un buon colpo di reni nei voti finali in arrivo via posta per raggiungere la soglia minima (2.500) richiesta per partecipare al bando “I Luoghi del Cuore” che verrà lanciato a primavera, e richiedere un intervento al Fai candidando un progetto. Ma anche fosse solo un titolo onorifico, il primato regionale darebbe comunque visibilità richiamando turisti e magari anche fondi pubblici per la valorizzazione e il restauro, visto che la pieve di Canavaccio porta i segni del tempo e all’interno non è accessibile.


La campana rubata


Peccato, perché Santo Stefano di Gaifa e la torre Brombolona sono «la più significativa testimonianza - spiega il sito del Fai dedicato al concorso - che ancora permane del castello di Primicilio, al quale, nei secoli XIII-XIV, si affiancava a breve distanza quello di Gaifa, che la tradizione vuole in gran parte rovinato per frana già nel secolo XV o distrutto da Cesare Borgia, il Valentino, nel 1502».

Le due rocche sono legate da una campana, datata 1407, il cui destino è avvolto nel mistero. Tra storia e leggenda, si narra che il passaggio della campana, dopo la rovina del castello, avvenne nottetempo per un furto commissionato dal signore di Primicilio, che scatenò le proteste dei nobili di Gaifa. «La denominazione della torre - spiega ancora il Fai - deriva dai bromboli, dalle stalattiti di ghiaccio che si formavano sulla campana durante i rigidi mesi invernali». 


L’orto di Leopardi


Attualmente il luogo del cuore urbinate ha un vantaggio di oltre 150 voti sulla Torre sul porto Sentina di San Benedetto del Tronto, che con 1.731 è seconda, mentre poco più indietro inseguono la chiesa di Santa Maria delle Tinte a Pergola (PU), con 1.618 preferenze, e l’Oasi Naturalistica di San Gaudenzio a Senigallia, con 1.524. Più staccati gli altri luoghi marchigiani eletti dai partecipanti al sondaggio. Al quinto posto c’è la Villa con parco Cerboni Rambelli di San Benedetto del Tronto, 623 voti, e a seguire Borgo Montefabbri (Pesaro Urbino) con 308 voti, il borgo di Cossignano (Ascoli Piceno), con 242 voti, la rocca di Varano di Camerino (236 voti) e le terme di Carignano a Fano, 187 voti. Soltanto decimo uno dei luoghi più celebrati dalla letteratura di tutti i tempi, l’Orto sul colle dell’Infinito a Recanati, che ha raccolto 181 voti. Leopardi, come testimonial, avrebbe meritato di più. 
 

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