Ciclovie, sentieri e impianti da sci: ecco uno per uno tutti i progetti per il rilancio del cratere

Ciclovie, sentieri e impianti da sci: ecco uno per uno tutti i progetti per il rilancio del cratere
Ciclovie, sentieri e impianti da sci: ecco uno per uno tutti i progetti per il rilancio del cratere
di Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Martedì 27 Luglio 2021, 10:10

ANCONA - Tantissime ciclovie. Poi impianti sciistici. Ma anche sentieri, percorsi di media e alta montagna, centri termali e residenze sanitarie. Aprire i 130 progetti presentati all’interno del contratto istituzionale di sviluppo è un po’ come fare un giro nel mondo dei sogni nel cassetto dei paesi che, in pieno post sisma, dopo ricostruzione pubblica e privata provano a pensare anche a che tipo di strutture vorrebbero per attirare investimenti e sostenere l’economia. 


Totale: dai comuni del cratere sono giunte richieste 900 milioni. Verosimilmente ne verranno erogati un centinaio alla fine del percorso che parte dalla Regione, si struttura tra Invitalia e ministero della Coesione per arrivare alla cabina di coordinamento del sisma che stilerà il punto di arrivo. Si è, dunque, sviluppato un dialogo multilivello che, grazie alla condivisione di obiettivi e strategie a medio e lungo termine, ha moltiplicato le potenzialità strategiche che la Regione intende riservare all’area del sisma che rappresenta circa il 40% del territorio regionale.

Il nucleo di valutazione, coordinamento e assistenza tecnica ha esaminato tutte le proposte seguendo i criteri generali e, valutandoli tutti idonei al finanziamento, li ha trasmessi nei termini previsti ad Invitalia, all’Agenzia per la coesione territoriale e al Commissario per la Ricostruzione Legnini, avendo avuto cura di suddividerli negli ambiti di intervento indicati dal Ministero del Sud e della coesione.

«La grande partecipazione testimonia la ‘voglia di futuro’, di ripartenza, di attivare quelle leve strategiche per far tornare competitivi i territori duramente colpiti dal sisma e, se possibile, ancora più forti, invertendo la tendenza di spopolamento e diventando attrattivi per i giovani, offrendo lavoro, servizi ed una qualità della vita elevata.

Il metodo seguito ha premiato, evidenziando come la vicinanza ai territori sia sempre più strategica per concertare insieme il futuro di questa Regione» è quanto afferma il governatore Francesco Acquaroli. «Nonostante un periodo difficile dato sia dalla pandemia che dal forte impegno che gli Enti locali stanno mettendo nell’attività di ricostruzione – ha commentato l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli – si è visto un incredibile fermento che ha generato progettazioni estremamente interessanti e, quel che è più importante, sviluppate in rete tra comuni. Si tratta di un grande “parco progetti”; una ricchezza che la Regione ha in dote e che potrà essere ammesso a finanziamento anche sulla base del Pnrr, sia quello Italia che relativamente al fondo complementare del Pnrr (1,780 miliardi di euro destinato alle aree dell’Appennino Centrale colpite dai terremoti 2016 e 2009)».

Tradotto: se il contratto istituzionale per dimensioni economiche, potrà coprire solo una parte delle progettualità proposte, «attraverso gli altri strumenti è intenzione della Regione dare la più ampia copertura alle istanze di comuni» conclude Castelli .

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